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Il sogno che diventa realtà. Filippo Randazzo parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo

Adesso è ufficiale. Filippo Randazzo è tra i 76 azzurri, convocati dal direttore tecnico delle squadre nazionali, Antonio La Torre, che rappresenteranno l’Italia ai Giochi Olimpici di Tokyo. Per il ragazzo di San Cono (Ct), tesserato con le Fiamme Gialle, ma atleticamente nato e cresciuto nella Pro Sport 85 Valguarnera dei fratelli Filippo e Carmelo Giarrizzo, il sogno è divenuto realtà. Il sogno olimpico di Filippo Randazzo è il sogno di tutti i ragazzi e le ragazze nati in un piccolo paese di provincia, magari senza un vero e proprio impianto di atletica leggera e spesso costretti a fare enormi sacrifici per allenarsi e praticare quello sport per cui hanno una innata passione. La favola di Randazzo, classe 1996, ma già per ben 6 volte campione italiano di salto in lungo, è di quelle favole che vale la pena raccontare iniziando dalle emozioni del diretto interessato. <<Quando inizi a fare sport, una Olimpiade non è l’obiettivo principale ma il sogno. Averlo realizzato- dice Filippo Randazzo- mi rende orgoglioso e felice. Pensando a dieci anni fa e a come era cominciato tutto, quasi per gioco, sul pistino di Valguarnera, le Olimpiadi sembravano qualcosa di impossibile da raggiungere. Passo dopo passo, anno dopo anno, sono riuscito a costruire questa qualificazione e adesso si va a Tokyo per onorare al meglio questa Olimpiade e cercare di dare il massimo>>. Chi ha fatto in modo che il sogno di Randazzo divenisse realtà è il suo allenatore, Carmelo Giarrizzo, uno di poche ore parole ma di tanti fatti; uno che la maggior parte della sua vita l’ha trascorsa sulla pista di atletica di Valguarnera a forgiare decine e decine di giovani. <<Alleno da quasi 40 anni (si,  sono tantissimi, ma ho iniziato da molto giovane) e posso dire di avere avuto moltissime soddisfazioni come tecnico (centinaia di titoli regionali, una quindicina di titoli italiani tra giovanili ed assoluti conquistati dagli atleti da me allenati). Ma un atleta che partecipa alle olimpiadi- afferma Giarrizzo- rimaneva solo un sogno più vicino all’utopia piuttosto che alla realtà. Pur avendone ormai la certezza da circa un mese, leggere della convocazione nero su bianco mi ha provocato una forte emozione. E, ovviamente, mi ha fatto sentire orgoglioso per il raggiungimento di un traguardo che, pur col grande talento di cui è dotato Filippo, non era affatto scontato>>. Dopo i primi i successi e l’ingresso nelle Fiamme Gialle, Randazzo era andato via da Valguarnera, ma al momento opportuno ha deciso di tornare lì dove era cresciuto. << Da quando Filippo ha deciso di rientrare ad allenarsi a Valguarnera, ho sentito forte la responsabilità di guidarlo in un momento di svolta della sua carriera. Con le Olimpiadi alle porte che a febbraio rappresentavano quasi una montagna da scalare. Grazie ad un filotto di gare e vittorie di alto livello (su tutte la Diamond League a Gateshead e la Coppa Europa), siamo riusciti, non solo io e Filippo, ma tutto il team che lo segue (Andrea Matarazzo con cui condivido la guida tecnica, i professori Antonella Manna e Giuseppe Arcuria per la parte masso – fisioterapica, il dottore Sberna per quella medica, i ragazzi che si allenano con lui – Giuseppe Giarrizzo, Asia Cordaro, Valentina Rubino e Giuseppe Ragno, che lo hanno spronato ed accompagnato in questo percorso), a raggiungere un traguardo che ci ripaga di tanto sudore e fatica>>. La partenza per Tokyo è vicina ed occorre limare gli ultimi dettagli. <<Adesso, superata la sbornia del momento- dice il tecnico- occorre rimettersi al lavoro per svolgere nel migliore dei modi la fase di avvicinamento all’evento olimpico passando per un antipasto veramente ghiotto; a Montecarlo dove nella seconda tappa della Diamond League, Filippo incrocerà in pedana molti dei pretendenti alle medaglie a Tokyo>>. Lei andrà a Tokyo? <<A causa delle restrizioni dovute alla pandemia, le competizioni a Tokyo si svolgeranno a porte chiuse e gli atleti andranno in Giappone accompagnati solo dallo staff tecnico della Nazionale. Sarò costretto a seguire in tv le gare. Vuol dire che mi rifarò a Parigi nel 2024>>.

Arcangelo Santamaria