Sport

Oggi l’esordio di Randazzo alle Olimpiadi

Questa mattina, alle ore 12,10, Filippo Randazzo, fa il suo esordio nella pedana del salto in lungo ai Giochi olimpici di Tokyo. Abbiamo sentito il suo allenatore, il valguarnerese, Carmelo Giarrizzo che, non potendo andare in Giappone a causa delle regole anti Covid, continua a seguirlo quotidianamente. <<Filippo affronta l’esordio alla sua prima olimpiade con molta concentrazione, serenità e la consapevolezza di avere fatto quanto necessario per esprimersi al meglio a Tokyo. Ottenere il pass olimpico, attraverso la partecipazione a molte gare internazionali- dice Giarrizzo- è costato forse qualche energia nervosa di troppo e ha lasciato delle scorie nel fisico. Ma l’ultimo blocco di allenamenti effettuati nell’immediata vigilia dell’appuntamento olimpico ha dato le giuste sicurezze ed i riscontri tecnici che cercavamo. Grazie alla competenza e alla passione di Giuseppe Arcuria, Antonella Manna, oltre che di Angelo Sberna, con la fisioterapia l’infiammazione ai tendini si è molto attenuata>>.  Come é andato il soggiorno di Randazzo a Tokyo?
<<In questi giorni, trascorsi prima nel campus dell’università di Tokorozawa (a 2 ore da Tokio) e, poi, da mercoledì, nel villaggio olimpico, Filippo ha effettuato leggeri allenamenti di rifinitura tecnica e, soprattutto, di recupero fisico e la condizione psico fisica è molto buona>>. Cosa c’è da attendersi dalla gara di oggi?
<<Non c’è dubbio che partecipare all’olimpiade costituisce di per sé un grande obiettivo centrato, un traguardo raggiunto . Ma come diceva De Coubertin l’importante è porsi l’obiettivo successivo. La qualificazione per la finale a dodici è un obiettivo prestigioso che sappiamo essere anche complicato. Il turno eliminatorio con tre soli salti a disposizione, in passato ha fatto vittime eccellenti, ma sono fiducioso sul fatto che Filippo non lascerà nulla di intentato per raggiungere la finale . Ha la solidità tecnica e mentale per farcela>>. In extremis siamo riusciti a rintracciare Filippo Randazzo che dice:<< C’è il giusto mix di tensione e voglia di fare bene.  Però quando entrerò dentro lo stadio sarà un emozione incredibile. Speriamo di reggere alla pressione>>.
Arcangelo Santamaria