Cultura e Società

Sigfrido Fadda sulla proposta della cittadinanza onoraria ai figli di immigrati

<<E’ molto interessante la proposta del consigliere comunale di Valguarnera, Giuseppe Speranza, di fare conferire la cittadinanza onoraria ai bambini figli di immigrati residenti a Valguarnera. Si tratta di un atto di civiltà nei confronti dei bambini nati a Valguarnera, che frequentano le scuole elementari e medie, che parlano l’italiano e il dialetto locale, che giocano insieme ai bambini del paese. Sono sicuro che, la civilissima comunità di Valguarnera non farà mancare questo segno di cultura e di uguaglianza verso i futuri cittadini“ e spero che altri comuni della nostra provincia seguano questo esempio>>. A dirlo è Sigfrido Fadda responsabile provinciale del servizio immigrati e storico dirigente della Cgil che aggiunge:<<L’iniziativa si colloca, di fatto, all’interno del programma dell’Unicef denominato “città amica dei bambini” e si associa alla medesima decisione già assunta da altre città quali Milano, Torino, Bologna, Napoli, Catanzaro, Crotone, Salerno, ma l’elenco è lungo>>. Giuseppe Speranza, consigliere di minoranza del gruppo <<Libertà è partecipazione>>, giorni addietro ha presentato una mozione, dicendo:<< E’ difficile credere che non siano italiani, bambini figli di immigrati, della scuola primaria che, in occasione della festa di fine anno, ho visto cantare a squarciagola il nostro inno nazionale, con la mano sul cuore e con la bandierina dell’Italia in mano>>. Sigfrido Fadda: <<I bambini di Giuseppe Speranza dovranno aspettare di avere almeno 18 anni se vorranno la cittadinanza italiana, avere una permanenza in Italia da almeno 10 anni, avere un reddito sufficiente nei 3 anni precedenti l’istanza, reddito che cresce in base al numero dei componenti della famiglia, avere una buona conoscenza della lingua italiana e presentare, infine, un gran numero di documenti e attendere circa 3 anni dalla richiesta>>. Per il segretario provinciale della Cgil, Antonio Malaguarnera <<Dare la cittadinanza agli immigrati è un vantaggio per l’Italia. Lo è per una serie di motivi quali: l’argine al pesante decremento demografico, la tenuta degli organici nelle scuole, il disporre di manodopera per quei lavori che i nostri cittadini non vogliono più fare (pulire le stalle, governare gli animali, mungere mucche e pecore, raccogliere le verdure e la frutta, affidare a loro i nostri affetti più cari a cui badano), solamente per citarne alcuni. Purtroppo, in Italia, per i cittadini extracomunitari, l’acquisizione della cittadinanza è quasi una “mission impossibile” a causa di tutta una serie di clausole capestro esistenti. Speriamo che il legislatore italiano modifichi le condizioni per come già avviene in altri paesi europei>>.

Arcangelo Santamaria