Politica

Speranza sulla recente chiusura della Guardia medica

La recente chiusura del presidio locale della guardia medica, rappresenta l’ennesimo grave vulnus ai danni della nostra comunità già penalizzata da anni di continui tagli all’assistenza sanitaria>>. A dirlo è il consigliere comunale del gruppo Libertà è partecipazione, Giuseppe Speranza, che ritiene un palliativo le soluzioni prospettate e aggiunge: <<L’utilizzo dei medici di famiglia o la circolare regionale sull’impiego dei medici Usca, serviranno solo a tamponare l’emergenza, ma non potranno rappresentare la soluzione definitiva.

Il motivo e’ da ricercare anche dai limiti imposti dall’attuale legislazione che prevede una incompatibilità fra la medicina di continuità assistenziale e la medicina generale. L’ emergenza Covid non ha fatto altro che accentuare la cronica carenza di medici e infermieri; una coperta sempre più corta dove le poche assunzioni compensano a malapena i pensionamenti e le uscite del personale precario>>. Per Speranza c’è dell’altro.<<In questo contesto, tuttavia, quello che realmente penalizza la nostra comunità, ma che il sindaco Draia’ volontariamente omette nei suoi continui interventi, e che da anni subiamo continui tagli al monte ore assegnato al poliambulatorio comunale. Monte ore ridistribuito a beneficio di altre comunità, che per Valguarnera si traduce in una significativa riduzione dei servizi.

Questo lo denunciamo dal 2015 epoca in cui questo sindaco, unico in provincia, votava i bilanci dell’azienda sanitaria che imponeva taglia ai servizi e ridimensionamenti ai presidi ospedalieri di Piazza Armerina e  Leonforte. Mai nessuna azione di vibrante protesta, solo un compiacente silenzio nei confronti dell’azienda sanitaria che qui a Valguarnera ha trovato terreno fertile>>. Quale è la soluzione? << Le istituzioni locali devono produrre un documento unitario che chieda il ripristino di un monte ore adeguato a garantire i servizi, il ripristino di quelli soppressi come Cardiologia,

Otorinolaringoiatria, Oculistica, ed una formale diffida che eviti in futuro l’interruzione dei servizi di guardia Medica e del 118>>. Speranza solleva alcuni interrogativi. <<Quella che il dottore Iudica definì a suo tempo “la più bella casa della salute del Sud Italia” sarà in grado di garantire le prestazioni dovute?

E’ legittimo oltre che moralmente corretto che Il nostro ente, già in sofferenza finanziaria, sostenga un costo di circa 1 milione di euro per una furbata come quella della costruzione di un campetto di calcio a 5 che fornirà i parcheggi alla struttura?

Il progetto pensato (male) in epoca pre- Covid non avrebbe meritato ulteriori riflessioni? Non sarebbe stato più opportuno destinare risorse per creare opportunità non assistenziali e clientelari a beneficio dei tanti cittadini, che rimangono sempre più ai margini della nostra comunità?>>.