Cultura e Società

“Un vertice letterario” …su Francesco Lanza e Valguarnera

Dobbiamo a Vito Catalano, ammirevole custode delle memorie del nonno Leonardo Sciascia, la riscoperta di questo prezioso filmato RAI del 1983. Dal momento che la trasmissione parla di Francesco Lanza e di Valguarnera, Vito ha pensato bene di farcelo pervenire. Lo ringraziamo di cuore.

È il cinquantesimo della morte del nostro Francesco e il regista decide di ricordarlo, riunendo i tre massimi scrittori siciliani viventi in quegli anni (Sciascia, appunto, Bufalino e Consolo) ed inviando una troupe a Valguarnera. Le considerazioni dei tre sono di grande interesse, nulla avendo a che vedere con il taglio encomiastico che spesso connota queste ricorrenze. Gesualdo Bufalino rileva opportunamente la “maestria” della scrittura di Lanza e il suo stretto legame con la teatralità della cultura isolana. Leonardo Sciascia ed Enzo Consolo fanno piazza pulita del presunto legame tra i mimi lanziani e quelli della tradizione classica (un legame del tutto casuale – come ben sanno i frequentatori del sito www.francescolanza.it – e quindi fuorviante) ed opportunamente fanno invece riferimento ai blasoni della letteratura popolare siciliana. L’unica nota stonata appartiene a Consolo (uno scrittore, peraltro, che l’autore di queste righe moltissimo apprezza) che fa diventare i valguarneresi lombardi (o galloitalici, che dir si voglia). No, caro Enzo, i carrapipani non siamo né piazzesi né sanfratellani, siamo siciliani “cu a scòrcia”.

Il filmato, dopo aver mostrato alcuni scorci (in italiano, questa volta!) del paese, entra al Circolo Unione dove incontra alcuni giovani… Basta cliccare sul tasto play del video qui di seguito per rivederli questi giovani di quarant’anni fa. Sarà un piacere riconoscerli/vi.

Buona visione !

Enzo Barnabà