La seduta del Consiglio Comunale non risolve il problema della chiusura della Guardia Medica
Tante parole, grande passione, diverse polemiche ma il problema “Guardia medica”, resta irrisolto. E’ questa la sintesi del consiglio comunale straordinario che si è svolto lunedì sera, convocato per le ripetute chiusure del presidio cittadino di Guardia medica, che sta patendo la carenza di medici. Ai lavori consiliari, oltre ai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Enna, erano stati invitati i parlamentari nazionali e regionali del territorio ennese. L’Asp ( assente il direttore generale Francesco Iudica), si è presentata in aula con i dirigenti Francesco La Tona ed Eleonora Chiarenza. Dei parlamentari invitati, invece, è arrivata a Valguarnera solo la deputata all’Ars, Luisa Lantieri. Il dottore Francesco La Tona ha elencato tutti i provvedimenti adottati dall’Asp di Enna per potere reperire medici disposti a coprire turni di Guardia medica, sia a Valguarnera sia nei presidi di altri paesi visto che le disfunzioni si stanno allargando a macchia d’olio. Lo stesso La Tona ha sottolineato che la circolare diramata questa estate dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che ordinava alle Asp di utilizzare per almeno 13 ore nelle Guardie mediche i medici impiegati nelle Usca con 30 ore settimanali, si è rivelata una circolare inapplicabile. Il dirigente dell’Asp ha anche evidenziato che in provincia di Enna mancano circa 25 medici e che tale lacuna è stata più volte portata al governo regionale. La mancanza di camici bianchi è un problema la cuoi soluzione compete alla Regione Sicilia e a chi la governa. Assodato questo dato, è stata l’onorevole Luisa Lantieri a rendersi disponibile e ad accettare eventuali suggerimenti per proporre un disegno di legge che risolva il problema della carenza di medici in tutta l’Isola. La buona volontà della deputata armerina. però cozza con i tempi di soluzione del problema. Il dibattito in aula ha avuto anche toni accesi tra consiglieri comunali e amministrazione comunale. Al tavolo dei lavori è arrivato anche la costruenda “Casa della salute” che al momento è “Casa della discordia” e solo quando aprirà i battenti si scoprirà la sua reale valenza. Il consesso, visto anche la presenza in aula del suo responsabile medico, Eleonora Chiarenza ha trattato anche le disfunzioni del poliambulatorio municipale. Il presidente del consiglio comunale Enrico Scozzarella:<< La problematica della Guardia medica non è di facile soluzioni ma per questo non dobbiamo mollare e se è il caso programmare una missione a Palermo per perorare questa causa. Credo e spero che una buona soluzione sia stata quella proposta dal nostro assessore alla Salute, Piero Nocilla che ha proposto di tamponare alle carenza di medici, spostando lì dove si rischia la chiusura dei presidi, il 118 medicalizzato. Per quanto riguarda il poliambulatorio cittadino abbiamo appreso con piacere che tutte le branche specialistiche che c’erano, tranne la Cardiologia per la quale si sta cercando un medico, sono state ripristinate. Sulla “Casa della salute”- conclude Scozzarella- abbiamo ricevuto rassicurazioni sulla sua valenza ma non mi sbilancio e attendo i fatti>>.
Arcangelo Santamaria