Politica

Per il consigliere Speranza il Sindaco svolge una “gestione personale dell’emergenza pandemica”

Il consigliere comunale Giuseppe Speranza (Libertà è partecipazione), punta il dito contro la sindaca, Francesca Draià accusandola di una gestione del tutto personale dell’emergenza pandemica. <<Possiamo ancora tollerare che un sindaco inviti i cittadini che devono vaccinarsi a rivolgersi direttamente a lei? Come può non apparire grave – dice Speranza- che il sindaco non autorizzato continui ad avere libero accesso a dati personali sensibili senza averne nessun titolo e competenza? Il titolare del trattamento dei dati personali dei soggetti sottoposti a vaccinazione- sottolinea Speranza- è notoriamente l’Asp e non risulta che l’Asp ha provveduto a predisporre un protocollo di intesa in ogni Comune con allegata nomina del sindaco in qualità di responsabile del trattamento dei dati personali dei soggetti che accedono alla vaccinazione di prossimità. Gli unici che per legge possono accedere a questi dati personali senza richiederne autorizzazione sono i medici di famiglia per i rispettivi pazienti. Se le campagne vaccinali vengono organizzate dall’Asp in sinergia con i Sindaci, questo non comporta nei fatti una implicita gestione diretta da parte loro>>. Giuseppe Speranza rimarca la differenza tra Valguarnera e gli altri comuni, dicendo: <<La campagna di vaccinazione viene gestita dai GOC ( Gruppo operativo Covid), lì dove costituiti, oppure, quasi nella totalità dei casi, dalla protezione civile o da associazioni del terzo settore; in entrambi i casi gli uffici comunali si limitano a garantire assistenza e supporto logistico. Sono appunto i GOC che costituiti per fronteggiare l’emergenza possono gestire il flusso delle prenotazioni e dei dati sensibili>>. Giuseppe Speranza evidenzia la presunta anomalia valguarnerese. <<A Valguarnera il GOC venne costituito poche settimane dopo la rielezione del sindaco, ma nei fatti non risulta mai entrato in funzione. Tutto passa dalle mani del sindaco che gestisce in prima persona il bollettino quotidiano dei contagi, l’erogazione delle misure assistenziali, i vaccini. Senza nessuna discrezionalità, costringendo nei fatti ogni cittadino a dovere contattare direttamente la sua persona. Ora delle due l’una: o si tratta di una evidente disfunzione degli uffici comunali, oppure di una attività scientifica che condiziona quotidianamente i liberi cittadini così come avvenuto in prossimità delle elezioni con l’erogazione dei buoni spesa? Un diritto dei cittadini viene trasformato regolarmente in concessione. L’emblema del malcostume politico che segna orami il degrado di una comunità che appare sempre più rassegnata alla logica della convenienza o del quieto vivere dove si accetta ormai ciò che non si può più accettare. Non intendiamo rassegnarci- conclude Speranza- auspicando che anche su questa vicenda, dove si misura l’etica pubblica dei nostri amministratori, i nostri cittadini possano riflettere>>.

Arcangelo Santamaria