HB STORY DAY di Annamaria Barone

Regina Maria Antonietta, sfarzi e niente Gioie!

Abbiamo iniziato un nuovo anno 2022 (più sano e facile rispetto agli ultimi due anni?). Si parte con tabula rasa, pieni di speranza per il futuro e con piu sollievo.
Gennaio è spesso un mese di letargo tranquillo, le festività natalizie sono finite, il tempo tende a essere brutto nella maggior parte dei luoghi,  è un ottimo momento per aggiornarsi sui progetti e leggere un buon libro.
L’articolo di questo mese l’ho scelto tra tanti. Credo che lo troverete interessante e molto attuale, anche se sono passati moltissimi anni…  secoli!
Con Affetto HB
Partiamo dal fatto che Maria Antonietta è nata a Vienna nel 1755 da Maria Teresa d’Austria e Francesco Stefano di Lorena. Cresciuta in maniera libera, con un’educazione tutt’altro che rigida, è stata definita spesso e volentieri ignorante e viziata, si dice infatti che a dodici anni non sapesse ancora scrivere e che l’unica lingua che riuscisse a parlare fluentemente fosse l’italiano. In seguito, per sancire un’alleanza tra il suo paese, l’Austria, e la sua acerrima nemica, la Francia, venne promessa in sposa alla sola età di quattordici anni all’allora delfino di Francia, colui che sarebbe diventato poi Luigi XVI. Maria Antonietta venne così finalmente educata per bene al funzionamento di uno stato e soprattutto alle lingue, data la sua scarsa cultura.
Una regina non poteva avere certe lacune, no?
Ma andiamo avanti.
Arrivata alla corte di Versailles, Maria Antonietta era completamente sola, in un luogo pieno di sconosciuti e fidanzata con uno sconosciuto (che tra l’altro era anche brutto rispetto a come se l’aspettava, ma dettagli. È stata ingannata dalla vecchia versione di photoshop per i ritratti).
Quindi, il 16 maggio 1770, Maria Antonietta e Luigi Augusto si sposarono, ma attenzione: il matrimonio non venne consumato. Per questo motivo Maria Antonietta visse in un continuo stato d’insicurezza sulla sua posizione a corte, a cui si aggiungevano poi le continue pressioni della madre tramite varie lettere piuttosto moleste.
Era, diciamo, leggermente stressata da quella situazione e si rifugiava così in abiti sfarzosi e pettinature stravaganti.È da dire inoltre che gli austriaci non erano proprio simpatici ai francesi, quindi Maria Antonietta era inizialmente odiata per nulla. O meglio, semplicemente per la sua provenienza. Si dice infatti che lo stesso Luigi Augusto non l’avesse ancora toccata proprio per questo motivo.
Ci si metteva poi il suo comportamento da bambina viziata…

Ma tranquilli, le cose peggiorarono.
Maria Antonietta continuava sempre di più ad essere criticata dalla madre a causa della mancata consumazione del matrimonio. Era sotto pressione, si sentiva un totale fallimento, e le sue “doti” da donna erano state messe in dubbio.
Ma dopo vari, davvero molti, tentativi da parte di Maria Antonietta, dopo una visita “incoraggiante” da parte del fratello di lei, Giuseppe II, e dopo ben tre anni dato che qui siamo nel 1773, finalmente il matrimonio venne consumato, anche se non del tutto, e lei poté tirare un piccolo sospiro di sollievo e rilassarsi un attimino.
Il problema non era lei, ma lui.
Perché poté rilassarsi un attimo soltanto? Ma semplice, cominciamo con il fatto che Luigi XV decide di punto in bianco di ammalarsi di vaiolo e morire. Così, alquanto inesperti, il 10 maggio 1774, a soli diciotto anni, Maria Antonietta e Luigi Augusto si ritrovarono ad essere re e regina di Francia.
E finiamo con il fatto che nel 1775 scoppia la cosiddetta guerra delle farine.

Il matrimonio non era ancora stato consumato completamente, si dice che Luigi XVI avesse qualche piiiccolo problema ai paesi bassi, e si dice anche che la regina ebbe qualche amante.
E ce credo! Anche se in realtà, comunque, di amante certo ce n’è stato soltanto uno, il conte Fersen.
Ma non entriamo nei dettagli, la situazione fortunatamente si risolve nel 1777, quando il matrimonio venne ufficialmente consumato. Del tutto stavolta.
Dopo sette anni
E vabbe, ci sono cose più importanti.
Tipo la guerra di successione bavarese.
Maria Antonietta, ancora sotto continue pressioni da parte della madre, favorì ovviamente gli interessi dell’Austria, il suo paese. Da qui ecco che l’asticella d’odio da parte della corte francese aumenta ancora, tant’è che tutti cominciano a chiamarla “l’Austriaca” in maniera dispregiativa.
Ma tranquilli, ci sono anche gioie per Maria Antonietta.
Nel 1778 infatti resta incinta, dando alla luce il 19 dicembre la piccola Maria Teresa Carlotta. L’unica sua figlia che vive un po’ più a lungo, anche se senza gioie.Che poi nemmeno la sua nascita fu tanto una gioia, appunto, dato che tutti volevano un maschio, ma vabbe, a Maria Antonietta invece andava benissimo la piccola creatura che Dio le aveva donato.
Un’altra mezza gioia fu un regalo di Luigi XVI, il Petit Trianon, un piccolo castello circondato da meravigliosi giardini in cui Maria Antonietta poté vivere finalmente lontana dalle costrizioni e dall’etichetta della corte di Versailles. Era una sorta di rifugio dalla società, in cui Maria Antonietta si isolò, invitando soltanto pochi eletti, poco graditi a corte.
Un posto in cui poté vivere come una ragazza normale, senza pressioni.
Mai sentito che una regina potesse avere tutta questa privacy.
E infatti questo portò inevitabilmente a tanti, ma tanti, pettegolezzi e la sua reputazione venne completamente rovinata. Ma lei viveva finalmente in santa pace, quindi poco le importava.
Si parlò addirittura di un presunto rapporto con la contessa de Polignac, con cui passava quasi tutto il suo tempo. E questo anche a causa dei privilegi sempre maggiori che Maria Antonietta concedeva proprio all’amica e alla sua famiglia.
La madre, l’arciduchessa Maria Teresa d’Austria, cercò più volte di avvisare la figlia sulla grande influenza che l’amica, e il seguito della sua cerchia, aveva su di lei, ma Maria Antonietta la ignorò completamente e si lasciò sfruttare. Quando l’archiduchessa poi morì, Maria Antonietta, devastata dal dolore, venne confortata dal marito e così si riavvicinò a lui, abbandonando il suo “esilio volontario”.
Ben presto il paese ricevette l’erede tanto desiderato, Luigi Giuseppe.
Ovviamente non mancarono voci sulla dubbia paternità del bambino.
Maria Antonietta ebbe anche altri due figli, ma nessuno dei due visse una bella vita. Perché? Perché semplicemente non la vissero. Il terzo figlio, Luigi Carlo, morì infatti a causa delle dure condizioni di prigionia subìte durante la Rivoluzione, all’età di dieci anni, mentre la quarta figlia, Sofia Elena Beatrice, morì soltanto un anno dopo la sua nascita.
E Luigi Giuseppe? Morì anche lui, a soli sette anni, e a causa della tubercolosi.

Triste, vero?
Ma non è finita qui.
Adesso inizia la parte tragica.
Pensate che Maria Antonietta ebbe anche due aborti, e nel frattempo dovette affrontare l’ostilità della corte francese e del popolo, ormai ridotto alla fame. L’odio di quest ultimo, in particolare, fu così forte che il 5 ottobre 1789 sfociò in una marcia armata verso Versailles, e il giorno dopo gli appartamenti reali furono totalmente invasi. La famiglia reale fu quindi costretta a scappare a Parigi, nel palazzo delle Tuileries.
Il popolo era affamato e l’odio verso la monarchia era fin troppo diffuso.
Pensate che sia finita qui? Anche no.
Perché anche a Parigi una folla molto, ma molto, grande li raggiunse il 20 giugno 1792.
Una gioia mai, praticamente.
Il peggio arrivò più tardi però, precisamente il 10 agosto, giorno in cui diciamo R.I.P. alla monarchia francese, che cadde definitivamente.
In questo periodo Maria Antonietta maturò, non era più la ragazzina dedita alle frivolezze e alle spese, quei tempi spensierati erano ormai finiti.
Era anche l’ora.
Divenne invece una donna dedita a suo marito, pronta a stare sempre al suo fianco nonostante tutto. E se era spaventata non lo dava a vedere, manteneva sempre molto contegno, persino quando tutta la famiglia fu imprigionata dentro la Tour du Temple.
Luigi XVI fu decapitato il 21 gennaio 1793. Da quel momento Maria Antonietta cominciò a vestire sempre di nero, addolorata dalla morte del marito, avvenuta proprio quando i due si stavano riavvicinando.
Il tempismo, che brutta bestia.
Lei rimase per un bel po’ di tempo in isolamento e addirittura rifiutò la fuga pur di non abbandonare i suoi figli.
Ma ricordate sempre che il destino non vuole bene a Maria Antonietta.
Infatti il 3 luglio, Luigi Carlo fu allontanato dalla sua famiglia e plagiato per essere usato contro la sua stessa madre.
Maria Antonietta fu trasferita quindi alla prigione della Conciergerie il 2 agosto 1793, e il 14 ottobre fu portata davanti al Tribunale Rivoluzionario.
Fu accusata di esaurimento del tesoro nazionale, di intrattenimento di rapporti e corrispondenza segreti e di cospirazioni contro la sicurezza nazionale ed estera dello Stato.
Le prove furono ovviamente tutte praticamente costruite ad arte, dato che di vere non ce n’erano.
La regina si difese da tutte le accuse a testa alta e quando l’accusarono anche di incesto disse, ormai indignata: «Se non ho risposto, è perché la Natura stessa si rifiuta di rispondere a una simile accusa lanciata contro una madre! Mi appello a tutte le madri che sono presenti!»
Maria Antonietta ottenne infatti il favore di tutte le donne presenti e per un attimo pensò di poter essere semplicemente restituita all’Austria, il suo paese natale. Ma ecco invece che la lettura della sentenza di morte le fece subito capire che per lei era ormai arrivata la fine.
Il 16 ottobre fu condotta al patibolo, vestita di bianco (le vietarono infatti di vestire di nero, era il bianco per le regine francesi che rappresentava il lutto), il viso invecchiato e con i capelli bianchi tagliati fino alla nuca. Così la dipinse Jacques Louis David in un suo schizzo, proprio mentre la regina era in attesa della sua morte.

Arrivata in Place de la Révolution Maria Antonietta salì i gradini del patibolo e si dice che prima che il boia la decapitasse, lei gli pestò un piede, per poi dire: «Pardon, Monsieur. Non l’ho fatto apposta.»

Subito dopo la sua morte il popolo gridò “Viva la Repubblica!” mentre il boia continuava a mostrare fiero la testa dell’ormai ex regina.!!!!

È così che finisce la vita di una delle regine più chiacchierate della Francia. Spero di non avervi annoiato e soprattutto spero che l’articolo vi sia piacuto.