Cronaca e Attualità

Nota del Comitato “Salviamo la villa comunale” alla procura della repubblica

Il comitato << Salviamo la villa comunale << Falcone e Borsellino>>, dopo avere raccolto centinaia di firme, affinché si modifichi il progetto di riqualificazione del giardino comunale più antico del paese; progetto voluto dall’amministrazione Draia’ e finanziato dalla Regione con 1 milione di euro, a pochi giorni dall’inizio dei lavori, ha indirizzato una nota, oltre che alle istituzioni comunali, anche a quelle regionali, alla procura della Repubblica di Enna, all’autorità nazionale anticorruzione, alla sovrintendenza ai beni culturali di Enna, al prefetto, a Legambiente e all’Ordine degli agronomo e forestali di Enna. Nella nota si chiede un intervento per una rielaborazione totale del progetto e si dice: <<Il sindaco Draia’, in una intervista pubblica rilasciata ad una testata informativa web locale, ha dichiarato che il progetto è stato redatto in 24 ore con l’unico scopo di beneficiare del contributo previsto dal Bando e che, in qualsiasi momento, si potranno apportare sostanziali modifiche in corso dopera>>. Quanto dichiarato pubblicamente dal sindaco non corrisponde a verità e rappresenta una chiara mancanza di rispetto per la cittadinanza. La prova di quanto affermato è verificabile dal tempo intercorso tra le date degli atti amministrativi . Infatti, tra il 10 giugno 2021 con la determina di incarico all’ing. Giarratana (ma sicuramente l’idea progettuale risale ad epoca anteriore) e il 2 luglio 2021 con l’approvazione del progetto da parte della giunta comunale, intercorrono oltre tre settimane; quindi un tempo ampiamente utile e sufficiente per elaborare un progetto a regola darte>>. I componenti del comitato si chiedono:<<Alla luce delle rilevazioni riportate, ci chiediamo se il reale interesse dell’amministrazione comunsle sia stato quello di riqualificare la villa oppure limitarsi ad utilizzare le risorse finanziarie per realizzare una qualunque opera che non va a beneficio della rigenerazione urbana, né a beneficio della collettività>>. Sulle possibilità di varianti annunciate da Draia’, nella nita si dice:<<Riteniamo sia illogico e incoerente con la normativa vigente la dichiarazione del sindaco in riferimento alla possibilità di realizzare una variante in corso d’opera con lo scopo di lasciare in vita il verde esistente; tale circostanza non risulta essere perseguibile in considerazione del fatto che le varianti in corso d’opera devono essere giustificate da circostanze impreviste e imprevedibili al momento della elaborazione del progetto esecutivo e pertanto in palese contrasto con la certificazione di validazione>>. Il comitato nel lanciare un appello all’intero consiglio comunale, affinché, si esprima in merito e si blocchi la consegna dei lavori, conclude affermando:<<Per queste motivazioni si chiede che il progetto di riqualificazione della villa comunale venga totalmente rielaborato tenendo presente la necessità di intervenire anche nell’area in declivio, la quale necessita di interventi di riqualificazione, con lo scopo di conservare la destinazione del sito in villa comunale ed evitare il danno socio-ambientale nel pieno rispetto dei parametri dello strumento urbanistico che individua il sito quale area verde attrezzata>>.

Arcangelo Santamaria