Cultura e Società

25 anni di professione religiosa di Suor Lawrance Shibi

La Congregazione femminile delle suore «Serve dei Poveri» e la Comunità del «Boccone del Povero» festeggiano il 25° anniversario della professione religiosa di suor Lawrance Shibi, madre superiora dell’Istituto di Valguarnera.

Il Rendimento di grazie sarà celebrato nella chiesa dell’Immacolata Concezione in due momenti spirituali: il 6 settembre alle ore 17 con la santa messa e la Veglia di preghiera vocazionale, mentre giorno 7, sempre alle ore 17, ci sarà la solenne Celebrazione eucaristica giubilare presieduta da mons. Rosario Gisana vescovo di Piazza Armerina.

Suor Shibi è a Valguarnera dal 2015 e si è subito fatta apprezzare per la disponibilità verso il prossimo e la fattiva dinamicità con cui dirige l’antico e importante istituto che, si ricorderà, è uno dei pochi fondato direttamente dal beato Giacomo Cusmano.

Nata nel sud dell’India in una famiglia molto religiosa, la giovane Lawrence ha incominciato a sentire la chiamata vocazionale all’età di 17 anni quando ha ascoltato la storia dell’opera di padre Giacomo fattale dalle suore Serve dei poveri giunte nella sua regione intorno al 1990. Cominciò quindi a maturare l’idea di farsi suora anche se la sua famiglia non era particolarmente convinta. Ma il Signore le ha dato la risolutezza necessaria e a 18 anni è entrata nell’istituto delle Bocconiste. Lì, in quasi due anni ha imparato l’italiano, gli studi religiosi e tutto l’indispensabile per venire in Italia. Lawrence Shibi giunge dunque a Roma insieme ad altre due compagne nel 1993 e sino al 1997 ha fatto la formazione e il noviziato alla fine del quale ha pronunciato il primo «sì». Quindi il trasferimento a Palermo con l’assegnazione in un reperto con trentasei anziane. Da giovane suora, ha fatto tesoro di questa prima esperienza, imparando tantissimo sia sotto il profilo della gestione umana sia con l’approfondimento della conoscenza cusmaniana. Intanto, nel 2002 ha fatto la pronuncia solenne di professione perpetua; poi di nuovo a Roma e ancora in India come responsabile di una comunità. Infine, viene richiamata in Italia per la gestione della casa di Valguarnera dove tutt’ora, insieme alle altre suore della Comunità, è considerata una risorsa da parte della popolazione locale. «Qui mi trovo bene e sono contenta – dice suor Shibi – e non mi stanco di ringraziare il Signore per avermi dato la forza di superare le difficoltà e per tutto il bene che da Lui ho ricevuto in questi anni».

Oggi la Casa di Valguarnera conta di sette unità, compresa l’ex superiora suor Giuseppina Rapisarda amorevolmente accudita alla veneranda età di 99 anni

 S.D.