Bocciato il rendiconto finanziario 2021. Adesso interviene il commissario ad acta della Regione
Il consiglio comunale ha bocciato il rendiconto finanziario 2021 e lo ha fatto nella seduta di venerdì sera; una seduta nella quale non sono mancate schermaglie politiche tra ciò che resta della coalizione che sostiene la sindaca Francesca Draià e quella che oramai è numericamente diventata la nuova maggioranza che si oppone all’amministrazione comunale. A bocciare il Rendiconto 2021 sono stati i consiglieri, Luca Bonanno, Angelo Bruno, Filippa D’Angelo, Filippa Greco, Giuseppe Speranza ed Enrico Scozzarella. A favore dello strumento finanziario il consigliere-assessore Carmelo Auzzino e il consigliere Enrico Capuano. La consigliera Gaetana Telaro, invece, si è astenuta. A distanza di poche ore dalla perdita della presidenza della Commissione Lavori Pubblici, la sindaca Draià, subisce un’altra sconfitta numerica, nonostante in aula abbia tentato di calamitare i voti dei 2 consiglieri del gruppo <<Onda civica per Valguarnera>>, Telaro e Scozzarella che uffficialmente non sono mai usciti dal gruppo di maggioranza. I consiglieri comunali, prima di esprimere il loro voto sul Rendiconto, hanno avuto la possibilità di chiarirsi ogni dubbio, con i componenenti del Collegio dei revisori del conti che erano presenti in aula. La situazione finanziara del comune di Valguarnera non può certo definirsi rosea, visto che il Rendiconto 2021 si è chiuso con un disavanzo di 400 mila euro, ma il Collegio dei revisori contabili ha anche detto che al momento non si rischia il dissesto pur esistendo diverse criticità. Le motivazioni che hanno portato alla bocciatura dello strumento finanziario sono soprattuto di ordine politico e ad essere bocciata è stata la gestione che la sindaca Draià, sin dal 2015, ha fatto della finanza pubblica. Una gestione che diversi consiglieri hanno definito <<personalistica, familiare e smisurata in diversi settori, primo fra tutti quella delle spese per gli incarichi legali e i contenziosi giudiziari aperti>>. Diversi i momenti di tensione e le paroli forti. Tra queste non si possono non evidenziare quelle del consigliere Giuseppe Speranza che, ricordando diversi passaggi amministrativi e alcune passaggi consiliari ( fra tutti quanto sostenuto dalla consigliera Filippa D’Angelo sui lavori della scuola “Angelo Pavone”), ha amaramente detto che <<in provincia di Enna, la provincia risultata al primo posto in Italia per il rischio corruzione, si assiste all’impotenza del prefetto e delle forze dell’ordine>>. Il Rendiconto 2021, adesso passa nelle mani del commissario ad acta inviato dalla Regione Siciliana.
Arcangelo Santamaria