Cultura e Società

Ermanna, da Brescia a Valguarnera per fare la sua tavola di San Giuseppe

Talvolta può capitare di recarsi in un posto e rimanerne affascinati al punto da rendersi in qualche modo partecipi della cultura e delle tradizioni dei suoi abitanti. È quanto accaduto alla signora bresciana Ermanna Derelli che qualche anno addietro, assieme a familiari e altri conterranei, ha visitato Valguarnera in occasione della festa di San Giuseppe, rimanendo conquistata dalla religiosità e dall’intima devozione dei fedeli nei confronti del santo protettore dei poveri, della famiglia nonché patrono dei falegnami e degli artigiani. 

La chiesa in cima a una salita, il dono dei ceri infiorati di velina, l’offerta del grano con i cavalli, i rumori e gli odori della festa, le caratteristiche “tavolate di San Giuseppe” su cui spiccano come scorcio spettacolare le forme di pane raffiguranti gli attrezzi e gli oggetti iconografici del grande Patriarca, hanno animato dal profondo la religiosità della signora Ermanna facendole esprimere la promessa di “fare la tavola” per due grazie che intanto sono state ricevute.

Lo stop degli anni del Covid non ha “raffreddato” le intenzioni devozionali, anzi. Ma ci sono i problemi logistici da superare: non è facile per una famiglia bresciana, senza alcuna radice paesana o regionale, adempiere alla complessa realizzazione. Ed è qui che entra in gioco Angelo Balsamo, amico della famiglia Derelli, abitante a Brescia da svariati decenni ma con solide e coltivate radici a Valguarnera suo paese natìo. È lui a fare da tre d’union tra le due realtà. Angelo individua la location nel centralissimo Circolo Unione in Piazza della Repubblica i cui soci si son detti onorati di ospitare la tavola e il devoto pensiero della signora Ermanna; contatta poi Marco Rizzone (un giovane con un ruolo organizzativo nelle celebrazioni di San Giuseppe) e insieme costituiscono il gruppo di lavoro con le figure indispensabili per erigere la struttura a gradoni della tavola, “vestirla” e dotarla con tutte le pietanze volute dalla tradizione. Lei, la signora Ermanna, è arrivata in paese giorni prima con le sorelle e un fratello, potendo così prendere parte all’allestimento insieme alle collaborazioni locali. E ancora, giungono in paese il marito di Ermanna con un altro nutrito drappello di bresciani. San Giuseppe sarà rimasto senz’altro contento di tanta partecipazione.

Salvatore Di Vita