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La consigliera Greco espone le anomalie della nuova scuola Angelo Pavone e la definisce di “cartapesta”

Da <<La casa di carta>> a << La scuola di cartapesta>>. Da Netflix a Facebook il social network dove la consigliera comunale e capogruppo della Dc, Filippa Greco ha definito di <<cartapesta>> la nuova scuola media Angelo Pavone. In un video di circa 8 minuti, Greco ha elencato tutto ciò che non va nel nuovo plesso scolastico che fa parte dell’Istituto comprensivo Giuseppe Mazzini. Una nutrita lista di segnalazioni giunte alla consigliera comunale da parte dell’utenza scolastica, che ha messo a nudo anomalie che non dovrebbero appartenere ad una scuola inaugurata appena 5 mesi addietro e costata 4 milioni di euro. Filippa Greco, oltre a disfunzioni di ordine logistico (manca una sala mensa e un’aula di informatica), ha palesato carenze progettuali che di fatto si sono tradotte in disagi per docenti e studenti. << A causa delle pareti in cartongesso – ha detto Filippa Greco – non è possibile avere attaccapanni e pertanto capotti e giubbotti vengono accatastati sulle sedie>>. Greco ha anche evidenziato, anomali all’impianto di condizionamento, la scarsa qualità delle maniglie delle porte e la carenza di prese elettriche nelle aule; carenza a cui si sopperisce con l’utilizzo di ciabatte elettriche definite dalla stessa consigliera comunale <<poco sicure>>. Una situazione, quindi, che non sembrerebbe del tutto giustificabile per un immobile scolastico ricostruito di sana pianta; una situazione che ha portato Filippa Greco ad accendere i riflettori sulla fase di progettazione affidata a tecnici forestieri e non a progettisti valguarneresi che, secondo l’esponente della DC, avrebbero dato tutt’altra qualità al risultato finale. Abbiamo chiesto una replica alla sindaca Francesca Draià che ci ha risposto facendoci sapere che al più presto replicherà.

Arcangelo Santamaria