La firma della sindaca Francesca Draia’ su una targhetta in metallo apposta sulla lapide dedicata ai giudici Falcone e Borsellino, che lo scorso 22 maggio è stata scoperta dal prefetto di Enna, nella villa comunale di via Sant’ Elena, non è andata giù a diverse persone. I consiglieri comunali di opposizione annunciano una lettera che indirizzeranno al Prefetto di Enna per chiederne l’immediata rimozione. Il consigliere comunale e capogruppo del Pd, Giuseppe Speranza, dice: <<Un gesto vile di chi vuole strumentalizzare il sacrificio dei giudici, utilizzandoli impropriamente per erigersi a paladina della legalità in un ente governato in malo modo dove per anni la democrazia è stata calpestata ed umiliata. Un ente – afferma Speranza riferendosi al milionario disavanzo di bilancio- che verrà consegnato alle future generazioni in condizioni devastanti>>. Il marchio apposto da Draia’ sulla lapide è giudicato da Speranza così:<<L’ennesimo grave episodio di chi ha completamente perso il lume della ragione. Un gesto inqualificabile che viene compiuto alle spalle delle autorità che siamo certi non avrebbero permesso tale indebita firma>>.
Arcangelo Santamaria
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