Politica

Il PD chiede le dimmissione della sindaca Francesca Draià

Nell’ ultima seduta del consiglio comunale, oltre a bocciare il piano di rientro dal disavanzo emerso dal Rendiconto 2022, il gruppo consiliare del Pd con il capogruppo Giuseppe Speranza, ha chiesto le dimissioni della sindaca Francesca Draia’, capo di una amministrazione comunale che dal Pd è ritenuta << sempre più arroccato ed isolata dal contesto locale. Di seguito la nota stampa siglata dal consigliere Giuseppe Speranza.

Arcangelo Santamaria

Il Consiglio Comunale respinge il piano di rientro del disavanzo 2022 e
l’amministrazione Draià in totale confusione continua la sua
disastrosa ed allegra corsa verso il precipizio trascinando con sé il
nostro ente che appare sempre più prossimo al dissesto finanziario.

La prima conseguenza sarà che il rendiconto del 2022 passerà nelle
mani del Commissario che con colpevole ritardo (nominata a giugno 2023)
dovrà decidere quale strada intraprendere considerato che appare
inverosimile approvare la proposta presentata dal Sindaco che avrebbe
comportato ulteriori danni che abbiamo per il momento voluto evitare.

Il nostro voto al piano di rientro è stato coerente con il voto
contrario già espresso in Consiglio Comunale sul rendiconto 2022
perché appariva chiaro che il nostro ente non avrebbe potuto sostenere
un rientro di un disavanzo di oltre 2 milioni di euro in meno di due
anni.

Nel corso del dibattito abbiamo giustificato il nostro voto contrario
smontando nei fatti le futili motivazioni sulle cause del disavanzo che
il Sindaco ritiene sia stato provocato tra l’altro all’aumento della
spesa del personale e dalla bassa riscossione del nostro Ente.

Ma questo non corrisponde al vero perché la spesa del personale che nel
2011 era di €2.286.013 è scesa a €1.550.539 con un risparmio di
€735.474.

Le difficoltà nella riscossione sono un dato noto da anni e sono la
ragione per cui noi ci siamo battuti perché venisse per tempo corretta
la spesa eliminando quella voluttuaria finanziata impropriamente dalle
anticipazioni di cassa che hanno bruciato centinaia di migliaia di euro
sottratti alla nostra comunità.

Già nel 2019 la Corte dei Conti aveva posto la lente di ingrandimento
sui conti dell’ente esitando un giudizio negativo sulla gestione
finanziaria formulando alcune prescrizioni, tra cui quella di ridurre
la spesa e di rispettare i tempi di approvazione dei bilanci obbligando il
Sindaco a relazionare il Consiglio sullo stato delle misure da attuare.

Ma nulla di tutto ciò è stato mai messo in pratica.

Ad aggravare oggi la precaria condizione del nostro ente anche i
prossimi decreti ingiuntivi e le cartelle esattoriali già notificate
che pesano per circa 1 milione di euro, oltre ad un alto contenzioso ed
un imprecisato numero di debiti fuori bilancio ancora da quantificare
che rendono prossimo il nostro Ente al collasso.

Noi da anni denunciamo questa condizione ma siamo stati sempre
aggrediti con un linguaggio violento e rabbioso da parte di chi ha manipolato i
nostri cittadini con unaltra narrazione che oggi si infrange contro
numeri e dati finanziari impietosi.

Nel corso del dibattito abbiamo rinnovato la richiesta di dimissioni
ad un’amministrazione che appare sempre più arroccata ed isolata dal
resto del contesto locale.

A sostegno di questa tesi l’ennesima nomina assessoriale pescata
ancora una volta tra i (superstiti) consiglieri comunali a
testimonianza di una profonda debolezza del Sindaco oramai incapace di coinvolgere
oltre i suoi adepti altre personalità pronte a scommettersi con lei in
un’avventura che tristemente volge oramai verso il tramonto lasciando
a chi verrà dopo il peso di un disastro senza precedenti.

 

Valguarnera Caropepe li 15 settembre 2024

CONSIGLIERE COMUNALE GIUSEPPE SPERANZA

GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO