Rino, giovane pastore 2.0
Per raccontare questa bella storia partiamo dalla fine. Così come in tutte le belle storie, non può mancare un castello che è quello di Mussomeli, lì dove la scorso weekend si è svolta la 112^ edizione dell’Antica fiera del Castello che tra i vari eventi prevedeva anche quello di una esposizione di ovini. Il nostro principe è un bel ragazzo di 26 anni, Rino Coci da Valguarnera che ha partecipato al concorso espositivo “Agnelli 6-12 mesi” ed ha conquistato un brillante secondo posto in classifica. E questo è il finale di una storia che parte da lontano e che ha come protagonista un ragazzo che, traendo spunto dalle radici di famiglia, all’età di 20 anni, ha deciso che il suo mestiere era quello del pastore- allevatore, lo stesso mestiere di suo nonno e suo padre.
Rino è un pastore 2.0 ed è un esempio per amore e dedizione al lavoro ma soprattutto è un esempio per l’attaccamento alla sua terra e alle sue radici ed è proprio per questo che abbiamo voluto raccontare la sua storia. << Zootecnia e allevamento vanno portati avanti soprattutto da noi giovani – dice Rino- , ma camminando pari passo con i tempi>>. Rino Coci pur sapendo delle difficoltà di questo mestiere, di recente reso ancora più complicato dalla siccità, vuole stimolare i suoi coetanei a non lasciare la Sicilia e riprendere gli antichi mestieri e per questo racconta orgogliosamente la sua storia. << Tutto è nato dal padre di mio nonno e dai suoi fratelli, una generazione di mandriani di vacche. Poi si arriva a mio nonno originario di Capizzi che trasmette il mestiere ai suoi figli e tra questi a mio padre che aveva la grande passione di allevare ovini. Oggi, quindi, ringrazio mio padre per la passione che ci tramesso e che continueremo a portare avanti con grande umiltà e consapevoli dei sacrifici che si devono affrontare>>.
Arcangelo Santamaria