Arrivano le bollette dell’acqua nonostante le promesse dei sindaci

Il sindaco di Troina, Alfio Giachino ha conferito un incarico al professore Agatino Cariola, docente di Diritto costituzionale e pubblico dell’Università di Catania, per valutare se ci sono le condizioni per la risoluzione contrattuale con “Acqua Enna”, la società che da oltre 20 anni, gestisce il servizio idrico in tutta la provincia. Questa è la notizia battuta nelle ultime ore a conferma del fatto che anche il muro dell’Ati idrico composto dai tutti i sindaci della provincia di Enna, dinanzi ad una situazione gestionale alquanto discutibile, inizia a presentare qualche crepa. Per capire quanto sta succedendo occorre riavvolgere il nastro. In piena crisi idrica, con la distribuzione dell’acqua sempre razionata nei paesi della provincia, la maggior parte dei quali stanno attingendo il prezioso liquido da pozzi che sono stati riesumati qualche mese addietro, il gestore del servizio idrico “Acqua Enna”, sta recapitando nelle cassette postali degli utenti le bollette relative al bimestre settembre-ottobre 2024. Si, proprio quelle bollette per cui l’Ati ( Ambito territoriale idrico), formato da tutti i sindaci della provincia di Enna, doveva chiedere la sospensione. Una richiesta che era stata rilanciata anche da diversi consiglieri comunali sparsi nei vari consessi dell’Ennese. Il motivo per i quali si dovrebbe pagare ad “Acqua Enna”, anche l’acqua che sta prelevando dai pozzi, visto che non compra più da “Sicilia Acque” quella che distribuiva e proveniva dall’invaso Ancipa, è una domanda alla quale nessuno riesce a dare una risposta. Qualche giorno addietro il comitato “Senz’acqua Enna”, ha presentanto un esposto alla Procura della Repubblica di Enna, affinchè si faccia chiarezza sulle azioni messe in atto dai sindaci dell’Ati idrico, per accertare se hanno sempre svolto il loro dovere e fatto rispettare le norme contrattuali che regolano il rapporto con “Acqua Enna” e che mirano a tutelare le migliaia di utenti dell’Ennese. A poche ore di distanza dalla notizia dell’esposto presentato in Procura, il presidente dell’Ati idrico e sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata, ha puntato il dito contro la deputazione ennese all’Ars ( Assemblea regionale siciliana) rappresentata da Luisa Lantieri e Fabio Venezia, per la promessa non mantenuta di stanziare 8 milioni di euro nella recente Finanziaria regionale, soldi che sarebbero dovuti servire a ridurre i costi in bolletta. Cammarata ha difeso il suo operato che a suo dire ha evitato un ulteriore aumento dei costi. Il servizio tra i più cari d’Italia ma con numerose falle, oltre che nella rete di distribuzione, anche nella sua gestione, quindi, rischia di subire un ulteriore aumento. Il tema “Bollette” che alcuni, all’inizio di tutta questa vicenda volevano affondare, invece, è prepotentamente risalito a galla, tant’è che venerdì 31 gennaio, alle ore 17,30, nella Sala Cerere di Enna, i legali del Comitato “Senz’Acqua Enna”, in una assemblea pubblica, daranno il via all’iter di una Class Action per la contestazione delle bollete di “Acqua Enna”.

Arcangelo Santamaria


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