All’indomani dell’assemblea dell’ATI idrico della provincia di Enna, arrivano notizie sommarie sui risvolti di una riunione che migliaia di utenti attendevano per capire quale sarà il futuro del servizio idrico nell’Ennese. All’ordine del giorno la proposta di rescissione del contratto con Acqua Enna e la riduzione dell’esorbitante (la più costosa d’Italia dopo Frosinone, Pisa, Siena e Grosseto), tariffa idrica, formulata dai sindaci di centrodestra. In attesa di un comunicato ufficiale da parte dell’ATI che è presieduta dal sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata, alcune indiscrezioni dicono che la montagna non ha partorito nemmeno il classico topolino e che diverse ore di riunione si sarebbero concluse con un nulla di fatto. Per quanto riguarda l’ipotesi di rescindere il contratto con Acqua Enna, portata al tavolo dal sindaco di Valguarnera, Francesca Draià, nella riunione di ieri non se ne sarebbe nemmeno discusso. Per il capitolo costi, invece, al tavolo sarebbe arrivata la richiesta di Acqua Enna (anche questa voce da confermare ufficialmente), di un aumento dei costi dell’acqua; richiesta che sarebbe stata respinta dai sindaci che invece stanno valutando la proposta dei primi cittadini appartenenti al centro destra, di ridurre del 5% il costo delle bollette.
Arcangelo Santamaria
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