Acqua dai rubinetti tutti i giorni, adesso spunta il rischio di nuovi aumenti in bolletta

Crisi idrica finita? I rubinetti dicono sì (a quanto pare sta arrivando l’acqua ogni giorno), ma dalle comunicazioni ufficiali di Acqua Enna, Valguarnera è tra quei comuni per i quali si attende ancora il ripristino della fornitura da parte di Siciliacque che gestisce la diga Ancipa. Le abbondanti piogge dell’ultimo bimestre, sommate alla riduzione di erogazione in diversi comuni che si stanno rifornendo tramite i pozzi, hanno consentito il riempimento dell’invaso di Troina che dallo scorso 12 febbraio ha permesso alla “Cabina di regia per l’emergenza idrica” di fare cessare le turnazioni dell’erogazione dell’acqua nei territori di Agira, Barrafranca, Calascibetta, Cerami, Enna, Gagliano Castelferrato, Nicosia, Pietraperzia, Sperlinga, Troina e Villarosa. << Per quanto riguarda i comuni di Piazza Armerina e Valguarnera- recita un comunicato di Acqua Enna, datato 17 febbraio- sarà necessario attendere il ripristino della fornitura da parte di Siciliacque>>. Nel frattempo, arriva la notizia che a partire dall’11 marzo, proprio nei comuni di Valguarnera e Piazza Armerina, oltre che nella zona industriale del Dittaino, per 48 ore si verificheranno disagi per l’interruzione dell’erogazione idrica, al fine di consentire l’esecuzione di 3 interventi urgenti di riparazione nel tratto di condotta contrada Cannavò, contrada Gallizzi, contrada Scarlata. La domanda a questo punto è lecita. Da dove sta arrivando l’acqua che al momento sgorga dai rubinetti dei valguarneresi? In attesa che si faccia chiarezza su questo aspetto, l’altro fronte caldo resta quello delle bollette. Diverse centinaia di utenti hanno già aderito alla Class action promossa dal Comitato Senz’acqua Enna, contro il gestore dell’acqua, contestando le fatture del triennio 2022-2024 e mettendo sul piatto della bilancia, oltre alle presunte anomalie presenti sulle bollette, anche un lungo elenco di disservizi patititi negli anni. Ma i costi delle bollette di Acqua Enna, tra le più care d’Italia, potrebbero addirittura aumentare a causa di presunti ritardi da parte dell’Ati Enna, composta dai sindaci di tutta la provincia e presieduta dal sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata, che non ha ancora comunicato all’Arera le nuove tariffe. Dura la presa di posizione da parte del Comitato Senz’Acqua Enna che dice: <<Abbiamo appreso che l’Arera, in data 10 settembre 2024, aveva già avviato la procedura di invito all’Ati per la formulazione delle nuove tariffe. Altrimenti saranno approvate quelle proposte dal gestore privato. La cosa ci mette in grande allarme, poiché se nell’assemblea che si terrà il 22 marzo i sindaci non dovessero elaborare un piano diverso, vi sarà un incremento del 7% circa. In tutti questi mesi, nonostante il preavviso di Arera, nessuno si è mosso.
In sostanza, se i sindaci non presenteranno una proposta alternativa entro la fine del mese, sarà presa per buona la proposta del gestore che reca certamente aumenti consistenti.
Chi dovesse parlare di assorbire tale incremento, salvando gli investimenti con presunti contributi regionali all’ambito ennese non fa che arrampicarsi sugli specchi, poiché le eventuali risorse della Regione al momento non sembrano essere previste nel bilancio attuale e dovrebbero essere fissate in altre annualità ma, nel frattempo, i cittadini pagherebbero ancora di più.
Rivolgiamo, pertanto, un fermo invito a tutti i sindaci del territorio a fare il proprio dovere in sede di assemblea, elaborando una proposta alternativa.
In un momento in cui aumenta praticamente tutto e con le tariffe più alte d’Italia, sembrerebbe davvero un paradosso insostenibile incrementare ancora le bollette e questa volta davvero i cittadini, che devono vigilare sull’operato dei propri rispettivi sindaci, potrebbero perdere la pazienza>>.

Arcangelo Santamaria 


Scopri di più da Valguarnera.com NOTIZIE

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.