Si dimettono Presidente e un altro componente, la Segretaria Comunale dichiara il Collegio dei revisori decaduto

Decade il Collegio dei revisori dei conti, anzi no. Oppure forse. Al Comune di Valguarnera al caos dei numeri e conti che non tornano, si aggiunge anche quello normativo e per questo, quel che resta del Collegio dei revisori contabili ha chiesto all’assessorato regionale alle Autonomie locali se è ancora in carica e se, quindi, il Comune di Valguarnera debba procedere alla sostituzione della presidente del Collegio, la dottoressa Cangemi, dimessa lo scorso 2 aprile. Dimissioni alle quali si erano aggiunte, il 14 aprile, quelle di un secondo componente il dottore Pellegrino Quartararo che poi in data 17 aprile ( su richiesta del Comune che così chiedeva di non fare decadere il Collegio), revocava le proprie dimissioni, posticipandole al 29 maggio e continuava ad operare per redigere il parere al bilancio di previsione 2024-2026 all’esame del Collegio. Ma il 24 aprile il Comune di Valguarnera cambiava opinione e anzichè procedere alla sostituzione della sola presidente Cangemi, con la segretaria generale dell’ente la dottoressa Pecoraro, comunicava la decadenza del Collegio dei revisori per dimissioni di due componenti. Sulla vicenda tuona il consigliere comunale e capogruppo del Pd, Giuseppe Speranza. <<Ciò che più mi preme evidenziare – dice Speranza- è l’imbarazzante pantomima che vede protagonisti ancora una volta il segretario comunale e il Collegio dei revisori. Il tutto mentre il nostro ente, unico in Sicilia, opera da mesi senza un bilancio di previsione ed è commissariato dalla Regione, con inevitabili ripercussioni negative sulla gestione del nostro martoriato ente>>. Secondo Speranza, diversi passaggi si sarebbero consumati tenendo all’oscuro i consiglieri comunali. <<Il consiglio comunale ha formalmente ricevuto le dimissioni del Presidente del Collegio ( in data 01.04.2025) ma è stato tenuto all’oscuro delle dimissioni del secondo componete (in data 17.04.2025) che nei fatti ha determinato la decandenza del collegio dei revisori. Solo in data 23.04.2025, quasi una settimana dopo, a mezzo PEC i consiglieri venivano informati della revoca delle dimissioni.Silenzio imbarazzante, tanto sulle dimissioni quanto sulla richiesta di posticiparle, così come avvenuto da parte dell’ente>>. Giuseppe Speranza denuncia quanto accaduto e afferma: << Appare del tutto evidente la natura quasi privata dei colloqui tra le parti, in barba alle più elementari norme sulla trasparenza amministrativa che vedono il segretario comunale quasi del tutto estraneo al ruolo assegnato dalla legge. Non informare tempestivamente i consiglieri comunali sulla decadenza del Collegio dei Revisori è un fatto gravissimo senza precedenti, la cui responsabilità ricade tanto sul segretario comunale quanto sul presidente del consiglio comunale Scozzarella, evidentemente impegnato nella infausta campagna elettorale>>. Il capogruppo del Pd solleva diversi quesiti: << Perché non sono state trasmesse le dimissioni che hanno provocato la decadenza del Collegio? Come può risultare credibile l’operato di funzionari che agiscono contravvenendo a tutte le norme sulla trasparenza dell’attività amministrativa? Quali iniziative intende assumere il Commissario ad acta alla luce dei fatti gravissimi che riteniamo doveroso denunciare pubblicamente? >>.Speranza conclude:<< Preme ricordare che nel mese di gennaio nel corso del dibattito sull’approvazione del rendiconto, in aula avevamo rilevato gravi criticità sull’operato del segretario comunale e del Collegio dei Revisori. Le immagini di quella seduta avevano consegnato alla nostra comunità imbarazzanti spiegazioni da parte di coloro che oggi, a distanza di mesi, sono nuovamente protagonisti di una gestione che sta determinando gravissime conseguenze sul nostro ente pubblico nel silenzio assordante del presidente del consiglio comunale e del sindaco che nel frattempo raccolgono disastrose figuracce oltre i confini comunali. Noi non ci rassegniamo e continueremo a denunciare la gestione inadeguata di funzionari e amministratori, artefici di una spirale senza fine c che sta trascinando il nostro ente nel baratro>>.

Arcangelo Santamaria


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