Scuola e Università

Libri a pagamento per gli alunni della Scuola Elementare

Sempre più eroso e più oneroso il diritto allo studio. Questa volta tocca ai piccoli alunni della scuola primaria (una volta scuola elementare), che a partire dall’avvio del nuovo anno scolastico (in calendario in Sicilia, il prossimo 16 settembre), dovranno pagare i libri di testo. Un’altra mazzata economica per le loro famiglie, che dovranno anticipare, per forse un giorno vedersi rimborsare, la quota dei libri di testo che fino a poco tempo addietro, saldavano con le cedole librarie che poi venivano liquidate ai librai dalla Regione. Ma per quest’anno i librai (anche questa categoria in piena crisi), non ci stanno, perché di stagione in stagione i rimborsi regionali sono divenuti sempre più lunghi e difficili da sopportare, in un periodo di recessione come quello che stiamo vivendo. Per questa ragione, i librai siciliani sono sul piede di guerra e se le cose non si sbloccano, avranno i libri di testo solo quegli scolari le cui famiglie potranno permettersi di anticipare la cifra per i libri. Vai a dirlo al papà cassintegrato, a quello licenziato o a quello che da mesi attende uno stipendio che non arriva. Ovviamente il diritto allo studio, di questo passo diventa sempre più una chimera e dinanzi ad una situazione così paradossale si svuota di ogni significato la decisione del governo Letta di bloccare l’aumento dell’Iva dal 4 al 20% di Cd e Dvd allegati ai libri di testi scolastici e universitari e ai dizionari. Le risposte dovrebbero arrivare dal governo regionale del presidente Crocetta che per l’acquisto dei testi scolastici della scuola primaria ha stanziato circa 7 milioni di euro, soldi che dovrebbero avere più che una corsia preferenziale, una corsia di accelerazione.

Arcangelo Santamaria