Il tornado che l’anno scorso ha causato tanti danni nel tratto di bosco tra Floristella e Grottacalda almeno un risvolto positivo l’ha avuto. Ha ridato visibilità alla principale concentrazione di forni e calcheroni della dismessa miniera di Grottacalda. Lo si vede adesso con il completamento dei lavori di sgombero degli alberi abbattuti dal violento vortice d’aria. Quei ruderi, assieme a quel che rimane del «Pozzo Grande», del «Santa Rosa» e dell’imponente struttura del «Mezzena», sono oggi i resti d’archeologia industriale di una delle
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