Politica

Il consigliere Interlicchia risponde a Scozzarella sul piano economico dei rifiuti

<<Il consigliere comunale e capogruppo del Mpa, Enrico Scozzarella, si è espresso sull’approvazione del Piano economico-tecnico del servizio rifiuti, sull’aumento dell’addizionale comunale all’Irpef e sulla presunta illegittimità del regolamento Tarsu (che vorrei nuovamente ricordare, riconosce agevolazioni ai cittadini per circa 76.000 euro) raccontando una versione non corrispondente al dato oggettivo e alle valutazioni emerse in aula consiliare all’atto dell’approvazione>>. Si esprime così, il consigliere comunal di maggioranza e presidente della commissione Bilancio-patrimonio-tributi, Giuseppe Interlicchia che poi precisa:<<Innanzitutto, la tariffa approvata in consiglio comunale è pari a 1,65 al metro quadro e sull’approvazione del piano posso dire che il consigliere Scozzarella non ha offerto in consiglio una proposta valida dal punto di vista economico-tecnico, ma si è limitato ad esprimere il proprio dissenso per cavalcare, come al solito, l’onda del malcontento generale. Sull’aumento dell’addizionale ho già discusso ampiamente e spero in maniera chiara, vorrei solamente evidenziare l’incoerenza di fondo del consigliere Scozzarella, nel criticare l’aumento o avvalersi di motivazioni banali per l’astensione quando in realtà in consiglio comunale ha proposto un aumento dell’addizionale pari allo 0,1%. Vincolare parte dell’introito a copertura delle agevolazioni concesse, in un contesto economico-finanziario mutevole e ricco di tagli per gli enti locali- secondo Interlicchia- è la riprova che questo gruppo di maggioranza agisce per tutelare l’interesse dei cittadini, attenzionando le fasce più deboli. Per quanto riguarda invece la legittimità dell’applicazione della Tarsu e il relativo regolamento, si precisa che i comuni possono continuare ad applicarla in virtù di quanto recentemente disposto dal decreto sul federalismo municipale – D.lgs 23/2011 art. 14 c. 7 – e già confermato dal D.L. 208/2008 art. 5 c. 2 quater, che impediva ai comuni il passaggio alla Tia, divenuto possibile soltanto dopo il 30 giugno 2011 e comunque non obbligatorio. Chiedo poi al consigliere Scozzarella quale disposizione normativa impedisce al comune di intervenire sul regolamento prevedendo agevolazioni specifiche a famiglie composte da uno o due componenti, previo possesso dei requisiti in termini di Isee e metri quadri dell’abitazione. Quale diritto stiamo ledendo?>>.

Arcangelo Santamaria