Politica

Elezioni regionali. Intervista al coordinatore dei comitati cittadini

A poco più di una settimana di distanza dalle elezioni regionali che hanno portato all’elezione del presidente, Rosario Crocetta, abbiamo rivolto alcune domande al coordinatore provinciale dei comitati cittadini, Carlo Garofalo. Le elezioni regionali sono ormai passate. I Comitati cittadini, da tanti anni in battaglia contro il sistema di potere ennese e a difesa dei cittadini, come giudicano questo risultato? << Il risultato è chiaramente sconvolgente e dimostra che la gente è ormai stanca di tutto e di tutti, ma al contempo ha voglia di cambiamento, ma soprattutto ha voglia di essere coinvolta. Il primo dato è l’astensionismo. In Sicilia hanno votato 2,2 milioni di cittadini. Se questo dato lo raffrontiamo all’ultimo dato utile rappresentato dal referendum sull’acqua, hanno votato solo 50 mila elettori in più e addirittura in 5 province su 9 al referendum hanno votato più cittadini. Il dato, a mio modo di vedere, sarebbe stato ancora più evidente se in Sicilia non ci fosse stata la novità politica del Movimento 5 stelle che ha coinvolto migliaia di giovani e di cittadini che in altri tempi probabilmente sarebbero rimasti a casa e non sarebbero andati a votare>>. Questo cosa dimostra? Dimostra che al referendum non c’erano partiti organizzati, ma comitati, associazioni, singoli cittadini. La gente è andata a votare perché coinvolta su un tema importante e interessante per l’intero paese. E in Provincia di Enna? <<In questa provincia, pur avendo 54 candidati e tutti i partiti mobilitati, hanno votato 300 elettori in meno rispetto al referendum>>. E il dato elettorale complessivo per la Sicilia? <<Ritengo che ha evidenziato una frammentazione dei partiti; l’astensionismo ha penalizzato i partiti organizzati che non sono stati in grado di offrire un progetto politico credibile, serio e partecipato; la gente ha trovato entusiasmo solo nel movimento di Grillo. Cosa insegna questo risultato? <<Io penso che la grande novità non è tanto costituita dai discorsi contro la casta e contro la politica contenuti nel progetto del M5S, ma soprattutto nel modo in cui si arriva a scegliere i candidati e i propri rappresentanti. In questo contesto il Movimento di Grillo ci insegna che quando la gente è chiamata a scegliere i propri rappresentanti da candidare, non solo risponde, ma dimostra di avere voglia di partecipare, creando entusiasmo e interesse generale>>. Quindi le primarie del PD e del PDL non avranno successo? <<Penso che anziché chiamare la gente a scegliere Tizio o Caio, poteva essere la stessa gente a proporre per le primarie Tizio o Caio>>. Torniamo al risultato elettorale. Voi come comitati cittadini avete scelto di votare e far votare Crocetta, lasciando libero l’elettore per la scelta del deputato regionale. Perché questa scelta? <<Il nostro appoggio e sostegno a Crocetta nasceva da due considerazioni. La prima di carattere generale. Crocetta è il simbolo dell’antimafia, lo ha dimostrato da sindaco di Gela e riteniamo che abbia il coraggio e la volontà politica di contribuire, assieme alle altre Istituzioni, di liberare la Sicilia da questa cappa. La seconda è di carattere personale. L’onorevole Crocetta, assieme al senatore Lumia, hanno sostenuto e condiviso la battaglia dei comitati cittadini intrapresa in questa provincia, partecipando a numerose iniziative pubbliche su acqua e rifiuti, organizzate da noi. Pertanto, avevamo il dovere morale di sostenere la candidatura di Crocetta senza se e senza ma>>. Il quadro politico emerso dalle urne, consente di dare soluzione ai problemi da voi sollevati in questi anni su acqua e rifiuti? <<Se il presidente Crocetta manterrà, intanto la promessa post-elettorale di non fare inciuci, ma di cercare le maggioranze in aula, in base ai provvedimenti che proporrà e di conseguenza metterà in atto il suo programma elettorale, posso dire di essere fiducioso, perché in aula su alcuni argomenti ho la presunzione di dire che troverà il sostegno del M5S>>. Cosa proporrete al Presidente Crocetta nei prossimi giorni? <<Gli chiederemo, in coerenza con quanto da lui detto in tempi non sospetti, che la legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua in Sicilia, diventi proposta di legge del governo regionale; mentre in materia di rifiuti si apportino alcune modifiche alla legge che ha riformato gli Ato, perché il servizio torni di competenza dei sindaci e dei comuni. Di conseguenza chiederemo il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i movimenti e comitati presenti nell’Isola che esercitino la giusta pressione popolare perché si trovino, su questi temi, le soluzioni auspicate dalla stragrande maggioranza dei siciliani>>.

Arcangelo Santamaria