Cronaca e Attualità

La replica di Don Agatino Acireale alle accuse dei fedeli: “Non ho mai parlato di corona in oro”

<<E’ stato infangato il buon nome della parrocchia di San Francesco di Paola ed il mio. Per questo adirò le vie legali contro chi ha indirizzato questa lettera diffamatoria al vostro giornale (ndr: Articolo apparso alcuni giorni fa su La Sicilia)>>. Esordisce così don Agatino Acireale, parroco di San Francesco di Paola, che ieri pomeriggio abbiamo incontrato nel suo ufficio parrocchiale. Alle accuse mosse da alcuni fedeli e tra queste quelle di avere fatto sparire l’oro votivo di San Francesco; di avere spacciato per oro la corona della Madonna di Fatima, costata 7 milioni di vecchie lire; di non avere realizzato nessuna delle opere per le quali erano state raccolte delle offerte, don Agatino, replica punto su punto. <<Non è vero che non ho realizzato nessuna opera. In chiesa ci sono 4 quadri del valore di 40mila euro, realizzati dal pittore Fornasier. La costruzione di 3 saloni, di un campetto da calcio per l’oratorio e di altre opere edili dimostrano il contrario>>. E’ l’oro che fine ha fatto? <<L’oro votivo di San Francesco di Paola è stato rubato da una badante rumena che lavorava presso il mio centro sociale “Papa Giovanni XXIII”; badante che sparì da Valguarnera dopo il furto. Su questa vicenda esiste una denuncia ed una ricostruzione fotografica da parte della polizia scientifica>>. A don Agatino chiediamo della corona in oro della statua della Madonna di Fatima che i suoi accusatori dicono essere in ottone. <<Non ho mai parlato di corona in oro. All’epoca consegnai i 7 milioni raccolti con le offerte dei fedeli a padre Giovanni Papini che da un artigiano di Roma fece realizzare la corona che io feci benedire dal papa Giovanni Paolo II. La corona è argento in oro>>. Don Agatino da 46 anni è parroco di San Francesco di Paola, da sempre è stato un prete “stravagante” ma non consente a nessuno di dire di avere trascurato la sua chiesa. <<Dico messa tutti i giorni, oltretutto la chiesa è aperta il pomeriggio a partire dalle ore 17 per la recita del Rosario>>. Che qualcosa nella sua parrocchia non vada per il verso giusto, il 73 enne prete valguarnerese lo ammette citando fatti e circostanze precise. <<Circa 20 giorni addietro- dice- i carabinieri di Valguarnera per alcune ore hanno perquisito la parrocchia ed in modo particolare i cornicioni dell’intero immobile, perché avevano ricevuto segnalazioni di un probabile nascondiglio di armi>>. Poi cita il parroco cita un aggressione subìta. << Lo scorso mese di ottobre, dall’ex rettore della confraternita, Lorenzo Piscitello, che si è dimesso di sua volontà, mentre ero in chiesa a parlare con i fedeli, sono stato spintonato ed ho subìto dei danni fisici certificati da un referto del pronto soccorso. Ovviamente- conclude- visto quanto sta accadendo, nelle prossime ore incontrerò il vescovo>>.

Arcangelo Santamaria