Cultura e Società

Gli Altarini della Madonna di maggio premiati con una cerimonia in Chiesa Madre

La benedizione degli altarini Con una solenne cerimonia officiata nella chiesa Madre da don Filippo Salamone, si sono concluse le manifestazioni tenutesi nel mese di maggio in onore della Madonna. Gli eventi che hanno caratterizzato le iniziative religiose sono stati la festa della Madonna di Lourdes, la festa di Maria Ausiliatrice, il pellegrinaggio nella chiesetta della Madonna delle Grazie e l’Annunziata. Grazie all’iniziativa della Nuovo Pro Loco “Terre di carrapipi”, con la collaborazione della la Pastorale Giovanile Aghia e con l’Associazione Culturale Musicale Mons. “Giacomo Magno” per le strade del paese c’e’ stato il rifiorire degli “Altarini della Madonna di maggio”. Una tradizione che è stata ripresa grazie anche alla collaborazione di don Salamone. <<Questa pia pratica devozionale- racconta il presidente della Pro Loco, Pippo Accascina- che era quasi del tutto scomparsa, risale al 1700, quando il mese di maggio fu dedicato alla Madonna. Furono poi i Gesuiti nel 1725, attraverso Padre Dionisi a diffonderla ovunque>>. A Valguarnera ancora oggi molte generazioni ricordano con nostalgia questo avvenimento che segnava l’esplodere della primavera. Gli Altarini erano i protagonisti di una fede sentita e popolare in quanto attorno a loro al vespero, al ritorno dai campi, erano soliti raccogliersi i contadini assieme alle loro donne e bambini per la recita del rosario. <<Si respirava davvero un clima di gioia- raccontano i nostalgici di quegli anni- di serenità e di partecipata fede cristiana e negli occhi degli uomini, ancor quando affaticati dal duro lavoro, brillava la speranza per un futuro diverso>>. Oggi gli Altarini sono tornati a vivere. Sono allestiti generalmente su una sediolina sovrastata da un piccolo arco, ricoperta da un fine lenzuolo bianco ricamato, da pizzi e merletti e adorna all’interno e all’esterno da un vero e proprio ricamo di immaginette di santi, con al centro uno o due gradini dove troneggia una bella immagine della Madonna esaltata da piccoli vasi ricolmi di fiori di campo. All’interno si trova anche un piccolo tabarin dove i passanti depositano le loro offerte che poi saranno devolute alla Chiesa. Nella cerimonia mariana conclusiva, sono stati benedetti gli altarini collocati ai piedi dell’altare e consegnati gli attestati della Pro Loco. Le somme raccolte nei vari altarini saranno devolute alla Chiesa Madre per la creazione di un fondo per il restauro delle statue. <<L’auspicio- dice il presidente Giuseppe Accascina- e’ che questa iniziativa, negli anni futuri sia sempre più valorizzata con maggiore partecipazione popolare per ritrovare la gioia di essere famiglia e nel contempo comunità civile e cristiana>>.

Arcangelo Santamaria