Politica

Si accende il dibattito sui giochi pirotecnici. Oltre le ragioni di sicurezza anche il lato economico…

Denaro Pubblico All’indomani della notizia che l’ex sindaco Salvatore Bonanno è pronto a denunciare il Comune di Valguarnera, se si spareranno i giochi d’artificio all’interno del campo sportivo, il 25 agosto, festa del patrono San Cristofero, in paese si accende il dibattito. Bonanno sostiene che non si rispettano i canoni di sicurezza perché il campo sportivo sorge in mezzo alle abitazioni. Il vice sindaco e assessore allo Sport, turismo e spettacolo, Valerio Caltagirone, ha affermato che per i giochi pirotecnici del 25 agosto, il Comune ha ottenuto il relativo permesso da parte della commissione provinciale di vigilanza. Non sottovalutando le ragioni di sicurezza c’è anche chi si oppone agli spari dei giochi d’artificio per ragioni economiche. Infatti ci sono cittadini che si chiedono: <<E’ giusto, in un periodo di forte crisi economica, spendere diverse migliaia di euro per 15 minuti di fuochi d’artificio?>>. Domanda legittima e sensata se si pensa che per ragioni di cassa, qualche giorno addietro è stata aumentata l’addizionale comunale Irpef e sono stati messi in vendita due immobili municipali. Domanda legittima se si pensa che non ci sono fondi o sono ridotti al lumicino per i servizi sociali o per riaprire i bagni pubblici. Domanda legittima e da porre agli amministratori comunali, quando il prossimo mese le scuole comunali riapriranno i battenti e ci saranno aule da tinteggiare, maniglie da sostituire, finestre da riparare. Per il governo cittadino sarebbe imbarazzante, dopo avere speso circa 5 mila euro per 15 minuti di giochi d’artificio, rispondere che non ci sono soldi per tinteggiare le aule, sostituire le maniglie, riparare le finestre. E se all’interno degli istituti scolastici fosse tutto miracolosamente funzionante, perché non spendere i circa 5 mila euro dei giochi d’artificio per acquistare nuovi banchi e nuove sedie per gli alunni, che da troppo tempo si adattano ad arredi vetusti e anche sproporzionati alle loro dimensioni fisiche. Perché non amministrare come il buon padre che ai figli, prima assicura il pane quotidiano e, se poi è possibile, li delizia con i dolci.

Arcangelo Santamaria