Cronaca e Attualità

La raccolta rifiuti si ferma ma la riscossione delle bollette no!

Cassonetti sommersi dai rifiuti

Valguarnera – Spenga il computer o il telefonino chi non ha imprecato in questi giorni, quando aprendo la cassetta della posta ha trovato la bolletta riguardante la Tares 2013, inviata dal Comune di Valguarnera. Espressione tipica carrapipana: <<Sti pezzi ri cu……..ti!>>. Ma come, il paese è sommerso dai rifiuti da giorni e questi ci mandano le bollette? E come se non ti forniscono l’energia elettrica o la linea telefonica e ti chiedono di pagare lo stesso. Si sa che il servizio dipende dall’Ato Rifiuti EnnaEuno, di cui il comune di Valguarnera è socio. Si sa che l’Ato è fallito, sommerso dai debiti, ma adesso nemmeno il servizio essenziale; l’unico per cui paghiamo (lo svuotamento dei cassonetti), è effettuato con solerzia già da qualche tempo. Un giorno si guasta un autocompattatore, un giorno la discarica è chiusa, un altro ne succede un’altra, ma in conclusione, anziché andare avanti, siamo tornati indietro. E’ lecito incazzarsi perché il tuo paese, tra le altre cose, è anche in mezzo alla spazzatura? Diversi concittadini, grazie a Facebook (che grande invenzione), con foto e commenti denunciano in maniera civile tutto il loro dissenso. Tace, invece, il mondo politico-amministrativo. Tace ( non è una sorpresa) chi da sempre tutela il sistema affaristico-clientelare che ha rappresentato l’Ato, fonte di guadagno per parenti, amici e amici degli amici. Ma tace anche chi non ci ha guadagnato niente e forse per paura, tiene la bocca chiusa. Ma allora, se hanno paura, perché non si dimettono? Siamo stanchi di vedere “consiglieri- soldatini”, pronti a sfilare nelle processioni di questo o quel Santo. Li vorremmo a fianco a noi (anche loro vivono a Valguarnera), ad organizzare la protesta per fare sentire la voce di una popolazione indignata, dinanzi all’ennesimo disservizio per il quale ti chiedono anche di pagare. La foto pubblicata assieme a questo articolo, immortala i cassonetti che ci sono davanti la scuola Mazzini. Più volte, durante questo anno scolastico che si è appena concluso, i nostri figli per entrare nelle varie scuole del nostro paese, hanno zigzagato tra i rifiuti non raccolti e sparsi per strada dai cani randagi e dal vento. Mesi addietro, insieme ad un gruppo di cittadini, chiedemmo che i cassonetti venissero allontanati dagli ingressi delle scuole. Nulla è stato fatto e questa foto lo dimostra.

Arcangelo Santamaria