Cronaca e Attualità

“Il suicidio non è macchia sul nome di nessuno; è una tragedia” (K. Redfield Jamison)

Quando la tua, a volte scontata, quotidianità, viene scossa da notizie come queste, vieni inesorabilmente costretto a scuotere i tuoi pensieri. Apprendere di un uomo che decide, o premeditatamente o impulsivamente, di fare finire la sua esistenza in questo mondo ti pone, ahimè, di fronte a delle considerazione altrimenti scomode. Subito, per struttura della natura umana , ci si chiede e si cerca necessariamente la causa del gesto estremo e si tende, così, a banalizzare l’atto con motivazioni prettamente semplicistiche e accettabili soprattutto a noi . La ragazza che si uccide il giorno della sua presunta laurea lo ha fatto perché non poteva sostenere la vergogna di non avere, invece, sostenuto nemmeno un esame. L’uomo che si separa dalla moglie lo ha fatto perché gli era insopportabile il distacco. L’imprenditore in crisi finanziaria perché non poteva più sostenere il dissesto economico. E così mettiamo a tacere le nostre paure più recondite , quelle che potrebbero rivelarci che il nostro IO, per quanto lo riteniamo ben strutturato e solido, è soggetto a vacillazioni e debolezze più o meno reversibili. Tutto questo è assolutamente normale, umano, troppo umano… non si potrebbe vivere serenamente avendo costantemente la consapevolezza di essere in bilico su un filo, che per quanto elastico, potrebbe di colpo spezzarsi!
Mille studi sono stati condotti sul fenomeno del suicidio e, per quanto tutti siano degni di un’ accurata lettura e riflessione, la conclusione è una soltanto. Chi decide di farla finita è in quel preciso istante in uno stato di disperazione devastante da cui sente di non avere scampo. Non è assolutamente un individuo debole, è soltanto un uomo, in quel momento, affetto da un vuoto emotivo incolmabile, con un’assenza dirompente di progettazione futura.

– Ma davvero vuole morire?
– Nessuno si suicida perché vuole morire.
– E allora perché lo fa ?
– Perché vuole fermare il dolore .
(Tiffanie De Bartolo)

Stefania Avola