HB STORY DAY di Annamaria Barone

I viaggi e le esperienze di Isabella Lucy Bird 

Cari lettrici e lettori
Auguri 🌹
Felicissimo Anno Nuovo !!!❤
Vi auguro ogni bene  Felicita Salute
Quando penso a gennaio, penso agli orsi che si ibernano nelle loro caverne, che è praticamente che cosa faccio ogni anno a gennaio — no no scherzo !!
Annamaria Barone

Io da qualche tempo vivo in Africa per Un grosso projetto da seguire, ho molto da dire riguardo al caldo caldo super caldo !

Allora dopo il momento pazzo e frenetico delle feste natalizie con tutti che vengono a casa, a trovarti I pasti della grande  famiglia, e amici,  con tutte le nostre tradizioni di Natale, la fretta dei regali dell’ultimo minuto…piu qualche compleanno da celebrare beh diventa  molto stancante per chi lavora anche come noi ma allora inizia il bello.
Da sempre da piccolina per me volevano dire tanta gioia e divertimenti con visite di amici e parenti cugini e regali e buon mangiare per tutte Le eta ‘
Diventando adulta pero ‘ si inizia al bell delle feste
Lo style non manca neanche in Africa con feste speciali cocktails martini
Il classico style coloniale che impera nella nostra vita e celebrare la notte di San Silvestro eleganti abito lungo per noi donne, e il tuxido ( smocking )per gli uomini e amici per la cena o il ballo,
Un vero piacere per I nostri occhi che porteremo per tutto L anno con noi!
Per anni celebrati in grande festa la notte di San Silvestro…da che mi ricordi ho sempre celebrato eravamo sempre in qualche festa con amici tante delicatess e champagne e fuochi di artificio su qualche bella terrazza or sul mare or sulla neve in qualche pittoresco villaggio svizzero
Ora la notte di San Silvestro con mio marito in Africa, il colpo della mezzanotte è la cosa più luminosa e piena di allegria che ci sia
Il bicchiere di champagne il bacio pieno di passione sotto un cielo stellato e la grande luna che riflette sul mare la sua grande luce e ogni volta la magia della promessa che vive! !
Non lo passiamo sulla neve lo celebriamo sulla spiaggia in un bellissimo resort con tanta tanta gente che parla lingue diverse e tutti insieme brindano al nuovo anno con la stessa parola Auguri nuovo anno!
All nuovo fantastico tempo che verra ‘ alla vita che vogliamo che Sia anche se a volte con le cose piu strane intorno a Noi pensando alla notte di San Silvestro mi fa sentire completamente felice. E gennaio arriva con la magia del momento! !
Io passandolo alle mie nuove competenze di lavoro e tanto ancora da scrivere per i miei futuri articoli con sempre qualcosa da leggere per ognuno di voi !
L importante e’ trovarvi sempre tutti Bene !!
Buon Gennaio a tutti
Con affetto 💖
Annamaria
Il personaggio scelto per questo iniziò di anno e primo mese
E’ un personaggio molto molto importante per me!
Scelto con cura
Tutto cio ‘ che riguarda il viaggio e le sue esperienze sono un fonte di sapere e di buone energie per tutti Noi
La Vita e’ Bella!
Le traversie di una vita sono le sue stagioni e I momenti belli e brutti il suo sapere la nostra umanita cresce si sviluppa
I nostri occhi diventano testimoni di originalita unici di paesaggi e situazioni sempre in movimento !
Il nostro sapere cresce e si amplifica e diventa tutto uno con il mondo
Lasciatemi scrivere questa frase che e'”il mio motto da sempre
La Vita e’ un viaggio  Non una Destinazione!  ✈💖
Buona lettura 🎂🎼😇

Isabella Lucy Bird 

Nata a (Boroughbridge, 15 ottobre 1831 – Edimburgo, 7 ottobre 1904) è stata una scrittrice inglese.

Figlia primogenita di un pastore della Chiesa anglicana Isabella nacque a Boroughbridge, nel North Yorkshire, ma trascorse la sua infanzia a Tattenhall, un piccolo paesino poco distante da Chester, sempre nella parte settentrionale dell’Inghilterra

La famiglia cambiava spesso luogo di residenza in seguito ai frequenti trasferimenti del padre; Isabella, com’era consuetudine all’epoca, non ebbe un’istruzione formale.

Da bambina Isabella era cagionevole di salute, nel 1850 subì un intervento alla schiena e curiosamente ebbe problemi di salute per tutta la vita tranne nel corso dei suoi viaggi.

Nel 1854, su consiglio medico, il padre le accordò il permesso di visitare dei parenti emigrati in America e finanziò la trasferta con 100 sterline. Isabella rimase perciò diversi mesi negli Stati Uniti e nel Canada orientale, finché le durò la sovvenzione paterna; dal dettagliato resoconto del viaggio fu tratto il suo primo libro
The Englishwoman in America, pubblicato anonimo nel 1856.
Nel 1858, in seguito alla morte del padre, la Isabella, la madre e la sorella minore si trasferirono ad Edimburgo. Negli anni successivi Isabella intraprese diversi viaggi in Scozia, soprattutto nelle Ebridi esterne, scrivendo diversi articoli per periodici.

Dopo la morte della madre (1868) iniziò una serie di brevi viaggi pur di evitare di stabilirsi con la sorella Henrietta (Henny) sull’isola di Mull: Isabella non tollerava infatti lo stile di vita sedentario della sorella, preferendo finanziare i suoi viaggi tramite la pubblicazione di testi. Ciò nonostante, intratteneva un fitto carteggio con la congiunta, molte delle sue opere sono infatti basate sulle lettere che scriveva alla sorella.

Nel 1872 Isabella riuscì a lasciare l’Inghilterra alla volta dell’Australia, che però non le piacque; sbarcò poi alle isole Hawaii

(allora conosciute in Europa come isole Sandwich)
che le piacquero al punto da divenire il soggetto del suo secondo libro, The Hawaiian Archipelago.
Durante la sua permanenza trovò il modo di scalare il vulcano Mauna Loa e di rendere visita alla Regina Emma Kaleleonalani,
della quale tratteggiò alcuni cenni nel suo libro In seguito si trasferì in Colorado, all’epoca lo stato più recente degli Stati Uniti, della cui aria aveva sentito elogiare le virtù terapeutiche.
Nel 1873, in abbigliamento sportivo e a cavallo (Isabella montava al modo maschile  percorse circa 800 miglia nelle Montagne Rocciose.
Le sue lettere alla sorella, già pubblicate nel periodico Leisure Hour costituirono il suo quarto e probabilmente più celebre libro,
A Lady’s Life in the Rocky Mountains.
In Colorado Isabella rimase affascinata da Jim Nugent, un pittoresco personaggio dal passato poco limpido del quale scrisse alla sorella che è l’uomo di cui ogni donna si innamorerebbe ma che nessuna donna sana di mente sposerebbe mai.
Nugent venne ucciso poco tempo dopo che Isabella lasciò il Colorado.
Da San Francisco Isabella si imbarcò per il Giappone, qui percorse a cavallo la parte settentrionale dell’isola di Hokkaidō, soggiornò a lungo con la popolazione Ainu.
Rimase in Giappone da maggio a dicembre 1878. Da quest’esperienza nacque il libro
Unbeaten Tracks in Japan pubblicato nel 1880. Dal Giappone si diresse a Hong Kong, Canton, Saigon e Singapore.

Rientrò in Inghilterra ma poco dopo il suo rientro perse la vita sua sorella. A quasi cinquant’anni (1881) Isabella sposò il medico curante della sorella, John Bishop che morì nel 1886.

Assecondando le sue condizioni di salute prevedibilmente peggiorate nel 1888 si diresse in India.

Fondò il Henrietta Bird Hospital ad Amritsar e il John Bishop Memorial Hospital a Srinigar.
Si diresse poi verso il Kashmir e ad Ladakh, al confine col Tibet. Durante il tragitto ebbe un incidente e si fratturò due costole, a Smila, nell’India settentrionale conobbe il maggiore Herbert Sawyer diretto in Persia, i due attraversarono insieme il deserto ed arrivarono a Tehran, lasciato il suo compagno di viaggio Isabella proseguì per l’Iran settentrionale, il Kurdistan e la Turchia. Dopo questo viaggio pubblicò il suo terzo libro sul turismo equestre Journeys in Persia and Kurdistan. Il libro Among the Tibetans, resoconto del suo viaggio in Tibet venne pubblicato nel 1894.

Due anni prima, nel 1892 era stata ammessa nella Royal Geographical Society della quale fu il primo membro femminile.

Nel 1894 lasciò nuovamente l’Inghilterra diretta in Giappone e poi in Corea dove rimase diversi mesi e che dovette lasciare per lo scoppio della prima guerra sino-giapponese.

Si recò in Manciuria, dove a Mukden scattò alcune fotografie di soldati diretti al fronte. Tornò in Corea per documentare la devastazione della guerra.
Nel 1896 risalì con un sampan il fiume Yangtze fino alla provincia del Sichuan dove venne imprigionata dalla folla in una casa che poi venne data alle fiamme, si salvò in extremis grazie all’intervento di un distaccamento di soldati.
Si diresse verso le montagne al confine col Tibet e nel 1897 fece ritorno in patria dove scrisse il libro
The Yangtze Valley and Beyond
pubblicato nel 1900.

Il suo ultimo viaggio fu in Marocco, nel 1901. Al ritorno si ammalò e morì ad Edimburgo il 7 ottobre del 1904.

Hanna Barone

Ho fatto studi linguistici a Roma ed è appassionata di viaggi. Al termine degli studi mi sono trasferita, nel 1994, all'estero dove risiedo ancora, prima in Canada per qualche anno e poi in Uk London dove attualmente risiedo. La sua vita si svolge tra Londra, Africa e Italia e mi occupo principalmente di Viaggi, moda e beneficenza.