Cultura e Società

Si inaugura la mostra di reperti archeologici di Valguarnera

antiquarium

Brocca VI-III Mill a.C. Màrcato 1998Valguarnera – Martedì 29 ottobre alle ore 17, nell’Antiquarium comunale di Piazza Colonnello Tuttobene, sarà inaugurata la mostra dal titolo “La ricerca archeologica a Valguarnera: gli insediamenti di Contrada Màrcato dalla Preistoria al Medioevo”. L’allestimento dell’importante rassegna, costituita dai reperti rinvenuti nel sito archeologico alla periferia del moderno centro abitato, è stata resa possibile grazie all’accordo di partenariato stipulato nel marzo scorso dal sindaco Sebo Leanza, dalla soprintendente per i Beni Culturali Fulvia Caffo e da Francesco Santalucia, direttore del Museo Alessi di Enna.

Il sito archeologico venne messo in luce durante le campagne di scavo del 1992 e del 1998 sotto la direzione scientifica di Enza Cilia e Lorenzo Guzzardi. La stratificazione repertale emersa dagli scavi e gli oggetti recuperati (da allora custoditi in una camera blindata del comune e nei magazzini del Museo Alessi), dimostrano l’esistenza di un insediamento umano nella zona di Contrada Màrcato già dal IV millennio a.C., con persistenza abitativa protrattasi, pur con abbandoni e re-insediamenti, sino alla prima metà del XI secolo d.C.

Quindi diverse civiltà hanno lasciato traccia di sé a Valguarnera: dai primi popoli d’età preistorica, ai greci e ai romani che occuparono l’isola, trasformandone le campagne con intense coltivazioni cerealicole.

Viva soddisfazione per l’evento è stata espressa da tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa, specialmente dall’amministrazione comunale che con propria deliberazione n. 67 del 4 aprile 2012 aveva approvato lo statuto del piccolo muse civico, avviando le interlocuzioni necessarie per la sua apertura. Ed è da allora che si protrae l’attività per l’allestimento della mostra, specie quella di studio dei reperti, eseguita da un gruppo di lavoro composto dalle archeologhe Eleonora Draià e Nicoletta Di Carlo, supportati dai docenti Dario Palermo e Lucia Arcifa dell’Università di Catania, con la referenza scientifica di Francesca Valbruzzi della Soprintendenza di Enna. Ha collaborato l’archeologo Andrea Arena che ha fondato la sua tesi di laurea sugli scavi del 1998.

Da segnalare che nella struttura museale dell’Antiquarium ha trovato posto anche la biblioteca comunale, che nella fase di re-impianto cercherà di adottare il moderno sistema di gestione in rete con le altre biblioteche della provincia. È infatti nelle intenzioni dell’amministrazione comunale realizzare nell’ex carcere mandamentale un “polo culturale” che possa animare l’ottocentesca struttura, togliendola dall’abbandono a cui sarebbe altrimenti destinata.

Salvatore Di Vita