Cultura e SocietàFesta San Giuseppe

P.zza San Giuseppe piena di gente per assistere allo spettacolo di Mario Incudine e il gruppo Terra

Mario Incudine E’ stato un autentico successo il concerto di Mario Incudine e del gruppo Terra che mercoledì sera si è svolto a Valguarnera in occasione del sesto Festino di San Giuseppe. Una piazza San Giuseppe gremita di gente, si è fatta trascinare entusiasta dai ritmi e dalle ballate di Mario Incudine, il menestrello ennese che ha riportato in auge il dialetto e la storia della Sicilia. Azzeccata, quindi, la scelta di Marco Rizzone (ideatore del Festino), di don Enzo Ciulo e del comitato organizzatore dei festeggiamenti, che hanno voluto Mario Incudine ed i bravi musicisti del gruppo “Terra” a Valguarnera. Un concerto di quelli che ti lascia qualcosa dentro, che ti fa sentire orgoglioso di essere siciliano, grazie anche ai passaggi ideologici di Mario Incudine, che tra una ballata e l’altra, ha lanciato messaggi antimafia, citando Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Peppino Impastato. Ma anche messaggi a favore dell’accoglienza degli sfortunati popoli che sbarcano a Lampedusa, per sfuggire dalla guerra, dalla fame e dagli stenti, nella speranza di un futuro migliore. <<Quella speranza- ha detto Mario Incudine- che i nostri nonni, i nostri padri, cercavano oltreoceano, quando sulle rotte per l’America, gli africani eravamo noi siciliani>>. Un concerto in cui la musica ha anche lasciato il posto alla recitazione, con il drammatico racconto della storia di Turi Scordu, minatore di Mazzarino, morto assieme a tanti altri minatori siciliani nella miniera di Marcinelle (Belgio) del 1956. Il finale del concerto è stato un crescendo di musica e balli con altre ballate che hanno trascinato il pubblico presente che ha salutato Mario Incudine e la sua band, con scroscianti applausi.

Arcangelo Santamaria