Sanità

Proteste per la soppressione dei Cup

Giuseppe Speranza La decisone da parte dei vertici dell’Asp (Azienda sanitaria provinciale) di rimodulare il Cup, il Centro per la prenotazione delle visite specialistiche, così come era logico attendersi, sta generando malcontento tra la popolazione. A protestare sono soprattutto quei comuni come Valguarnera che potranno eseguire le prenotazioni solo telefonicamente e pagare il ticket, solo presso l’ufficio postale, in attesa che anche le tabaccherie e ricevitorie, possano espletare questo servizio. Da aggiungere che al momento il numero verde 800/679977, non è raggiungibile dai telefoni cellulari e molti cittadini sono privi di telefono fisso. Sulla questione è intervenuto il consigliere comunale, Giuseppe Speranza, capogruppo di maggioranza. Speranza dice:<< Ora basta. Quella della soppressione del Cup, presso il poliambulatorio comunale, è l’ennesimo taglio che subisce il comparto sanitario valguarnerese. La maggior parte della nostra popolazione è formata da anziani ed è ben facile immaginare quali sono le difficoltà per un anziano di prenotare una visita specialistica telefonicamente e poi andare a fare la fila all’ufficio postale, dopo avere compilato il relativo bollettino, per pagare il ticket. E’ ora – aggiunge Speranza- che le istituzioni valguarneresi facciano sentire forte la propria voce e tutelino il diritto alla salute dei propri cittadini>>. Oltre al Cup, il poliambulatorio comunale “Sebastiano Area”, negli ultimi anni ha subìto una certosina opera di tagli e diversi servizi di medicina specialistica sono stati soppressi. Anche per un semplice prelievo e analisi del sangue, occorre attendere intere settimane. Ciò costringe, nonostante la condizione disastrosa della rete viaria provinciale, tanti valguarneresi a recarsi nei centri sanitari di Enna e Piazza Armerina. <<A causa del disinteresse di quanti ci hanno amministrato in passato- afferma Speranza- Valguarnera ha perso anche importanti servizi sanitari. Presenterò con carattere d’urgenza una mozione d’ordine in modo che l’intero consiglio comunale, possa schierarsi dalla parte dei cittadini e tutelare il nostro sacrosanto diritto alla salute>>.

Arcangelo Santamaria