Politica

Consiglio comunale straordinario per la mega discarica nel Dittaino

Il consiglio comunale valguarnerese, che era stato convocato giovedì sera, per l’approvazione degli equilibri di bilancio e per trattare varie interpellanze, in maniera straordinaria e urgente ha trattato la questione riguardante la famigerata discarica che dovrebbe sorgere nella valle del Dittaino. <<Valguarnera, essendo il paese più vicino, quindi il più penalizzato, alla valle del Dittaino- ha detto il sindaco Sebo Leanza- deve essere in prima linea, in una battaglia per la tutela ambientale ed economica, qualora la documentazione che abbiamo già richiesto, confermi i timori sino ad ora emersi>>. Sulla stessa linea del sindaco Leanza, l’intero consiglio comunale che raccogliendo l’appello allo stato di allerta e di agitazione del consigliere, Sirio Di Blasi, è pronto a dare battaglia. <<Aspettiamo che il sindaco Leanza- dice il vice presidente del consiglio comunale, Carmen Cutrona- porti notizie certe su cosa si farà nella valle del Dittaino. Per questa ragione è gia stata convocata la commissione consiliare Affari costituzionali e, non appena esamineremo tutte le carte convocheremo una nuova seduta, per decidere che cosa fare e per informare e rassicurare la cittadinanza>>. Il sindaco Sebo Leanza, ha inviato una nota al prefetto di Enna in cui dice:<<Si informa che il consiglio comunale di Valguarnera, ha espresso forte preoccupazione per la costruzione di una mega discarica nella valle del Dittaino. Nelle more di acquisire i necessari dati tecnici per comprendere meglio l’esatta ubicazione e la tipologia dell’impianto, documenti richiesti dal sindaco il 5 ottobre, prontamente riscontrata dal sindaco del comune di Assoro, il 7 ottobre, il Consiglio si è riservato di assumere tutte le iniziative necessarie a salvaguardia degli interessi relativi alla valutazione di tipo ambientale/economico del costruendo impianto. Apprendiamo con soddisfazione-ha aggiunto il sindaco- la dichiarazione della Ditta Catanzaro con la quale rinunzia alla realizzazione dell’impianto nel sito autorizzato. Rimaniamo stupiti dalle dichiarazioni della medesima, in ordine alla motivazione per la quale ha deciso di rinunziare e riteniamo utile capire se tali motivazioni siano fondate o siano conseguenti a un atteggiamento di stizza verso la giusta mobilitazione che si è venuta a creare rispetto alla prospettiva d’insediamento, in un’area vocata all’agricoltura e all’insediamento industriale non inquinante. Esprimiamo il nostro risentimento per la costituzione di comitati – “cosiddetti spontanei” che non hanno ritenuto di coinvolgere i rappresentanti degli enti locali che hanno con atti concreti assunto iniziative all’interno dei rispettivi organi istituzionali. Qualora questa battaglia dovesse concludersi con la rinunzia alla realizzazione dell’impianto, si deve alla mobilitazione e allo stato di all’erta che gli enti locali con determinazione hanno posto in essere, in caso contrario noi siamo pronti alla mobilitazione. L’ambiente va salvaguardato sempre e comunque>>.

Arcangelo Santamaria