Politica

L’Ugl chiede le dimissioni dell’assessore regionale D’Antrassi

L'assessore Regionale D'AntrassiChieste le dimissioni dell’Assessore regionale per le risorse agricole e forestali D’Antrassi. E’ quanto emerso nei scorsi giorni dal direttivo regionale della Federazione Agroalimentare di Ugl, riunitasi a Palermo. “Contestiamo- è scritto in una nota congiunta primo firmatario il segretario regionale Giuseppe Messina- l’atteggiamento irresponsabile e semplicistico dell’assessore.” La decisione è stata motivata dalla previsione contenuta nella legge “finanziaria” approvata lo scorso 18 aprile all’Assemblea Regionale di sopprimere l’Azienda foreste demaniale per trasferirne le competenze ed il personale alle provincie regionali. “Una decisione –secondo Messina- che probabilmente mira a ridurre le voci di spesa, in un bilancio costellato da operazioni contabili fittizie, in totale violazione del principio di concertazione con le organizzazioni sindacali e di coordinamento con le stesse province regionali.” Siccome la soppressione delle province passa dalla modifica della Costituzione Italiana, Ugl Agroalimentare è pronta –fanno sapere- a sostenere l’intero impianto uscito da Sala D’Ercole solo a condizione che si realizzi la stabilizzazione di tutto il personale interessato. Inoltre, se il trasferimento delle competenze è condizione sufficiente e necessaria per potenziare le azioni a tutela dell’ambiente, intesa come sistemazione idraulico-agraria e idraulico-forestale, Ugl Agroalimentare –aggiungono- è disponibile al dialogo, anche se la manutenzione e prevenzione antincendio dovrà essere coordinata dalla provincia, con politiche di razionalizzazione incisiva per la salvaguardia degli assetti idrogeologici. Resta la confusione –concludono- sull’intero approccio legislativo, il quale, oltre alla contestazione del merito, non fornisce chiarezza sull’intera materia che mette a rischio non solo le garanzie occupazionali e contrattuali ma qualsiasi accordo o protocollo d’intesa precedentemente assunto dal Governo regionale con i sindacati, come per esempio, quello del 14 maggio del 2009.

Rino Caltagirone