Politica

Poco adatta la nuova sede della Biblioteca. Ma per il Comune non è così

Valguarnera – Si sta rivelando alquanto infelice la scelta dell’amministrazione comunale di trasferire la biblioteca dai locali di via Garibaldi a quelli dell’antiquarium cittadino, di piazza colonnello Tuttobene. Se da un lato trova una giustificazione la scelta del trasferimento presso l’antiquarium, per potere utilizzare lo stesso personale della biblioteca in modo da tenere aperta la mostra di reperti archeologici inaugurata qualche giorno addietro, dall’altro non si capisce il perché’ sia stata penalizzata la biblioteca comunale in locali così angusti per gli amanti della lettura. Locali talmente piccoli che non riescono a contenere tutti i volumi appartenenti alla biblioteca comunale. A dimostrazione di ciò il fatto che nella scarna scaffalatura presente presso la nuova sede, ha trovato posto solo una parte della sezione Letteratura, mentre il resto dei libri, almeno per ora, è rimasto dentro gli scatoloni utilizzati per il trasloco. Ma le anomalie presso la nuova biblioteca non sono solo di ordine quantitativo e dettate dalla ristrettezza degli spazi. Nella sezione Letteratura, infatti, sono bene in vista i libri di Alessandro Manzoni, ma se cerchi volumi dello scrittore e poeta valguarnerese, Francesco Lanza, non li trovi perché’ sono rimasti inscatolati. Un paradosso che ancora una volta non rende onore all’autore dei celebri “Mimi Siciliani”. Encomiabile il lavoro svolto dall’assessorato municipale alla Cultura, per la riapertura dell’antiquarium cittadino. Adesso, però, occorre ripensare alla scelta del trasferimento della biblioteca, magari valutando l’ipotesi di Palazzo Prato quale sede più consona. Per il Comune, però, le cose non stanno proprio così e tramite un comunicato stampa, che di seguito riportiamo integralmente, ci fa sapere le motivazioni del trasferimento e che i locali sono adatti alla Biblioteca:

“Il trasferimento della Biblioteca Comunale al nuovo sito, Sede dell’Antiquarium Comunale, è stato determinato dall’inadeguatezza dei precedenti locali, sia sul piano della sicurezza che dell’usufruibilità degli spazi destinati agli utenti, per la maggior parte giovani scolari. I locali si presentano ben organizzati e utilizzabili sia per la lettura che per la consultazione e la ricerca anche con i mezzi informatici a disposizione.

E’ stata valutata la possibilità di destinare la biblioteca comunale nel Palazzo Prato, tale scelta avrebbe comportato una spesa annua di circa 10 mila euro per riscaldamento, energia elettrica, collocazione rete telefonica, ADSL e gestione ascensore, le spese sarebbero aumentate dovendo garantire l’apertura dell’antiquarium e il personale di sorveglianza delle due diverse strutture.

Inserire la biblioteca comunale nel contesto dell’antiquarium, con l’ esposizione di reperti archeologici ed ulteriori reperti che saranno esposti, richiamando la storia e la tradizione della nostra comunità, ci è sembrato molto più stimolante dal punto di vista culturale. Non dimentichiamo che l’apertura dell’antiquarium è collegata al laboratorio didattico che coinvolge attivamente la scuola primaria e secondaria.

Nei prossimi giorni, alcuni dipendenti del Settore Socio/culturale, parteciperanno ad un corso formativo per mettere in rete la nostra biblioteca comunale con le altre biblioteche. Questo consentirà a coloro che vorranno fare ricerche di richiedere e utilizzare i testi disponibili nelle biblioteche collegate.

Assicuriamo i nostri concittadini che noi stiamo lavorando per valorizzare le nostre strutture e creare migliori servizi nel settore della cultura e della valorizzazione del territorio e chiediamo a tutti di collaborare con spirito costruttivo.”

(Comunicato stampa del Sindaco)

Invitiamo i nostri lettori a visitare la mostra e la nuova biblioteca e poi esprimere un loro giudizio. Il sindaco,  che ringraziamo per le sue spiegazioni, però non risponde al fatto che i libri di Francesco Lanza si trovano inscatolati, mentre  nei pochi scaffali trovano spazio libri e riviste che troviamo anche  sulle bancarelle. Sulla “comodità” dei nuovi locali, nello spirito costruttivo richiamato dal primo cittadino, lo invitiamo a visitare ben altre biblioteche e poi magari rivedere la sua opinione. Per le spese, (circa 830 euro al mese), evitate con il trasferimento a Palazzo Prato, cercheremo di capire,  nelle pieghe del nuovo Bilancio, se tale somma potrebbe essere ricavata da qualche altro capitolo e qui facciamo appello ai 15 consiglieri comunali che esamineranno lo strumento finanziario del nostro ente.

Arcangelo Santamaria