Cronaca e Attualità

Poste Italiane non vuole mediare con i truffati dall’ex direttore

Valguarnera – Salta le mediazione legale tra Poste Italiane ed alcuni degli utenti che sono rimasti intrappolati nella truffa da 2 milioni 500milaeuro, che sarebbero stati intascati dall’ex direttore della filiale di Valguarnera, Salvatore Sammarco che al momento si trova agli arresti domiciliari. Alcuni dei “risparmiatori-vittime” della truffa, che sono difesi dall’avvocato Lorenzo Caruso, si sono visti negare il tentativo di mediazione legale, visto che Poste Italiane non si è presentata e, a quanto pare, ha inviato una nota in cui afferma il proprio diniego alla mediazione. A questo punto, quindi, sarà un Tribunale a decidere chi ha ragione. Incassata la notizia della diretta responsabilità di Salvatore Sammarco, che agiva ricoprendo la funzione di direttore della filiale Poste Italiane di Valguarnera, gli utenti truffati pretendono la restituzione dei soldi versati all’interno dell’ufficio di via Archimede e per i quali ricevevano in cambio dei certificati di deposito con tanto di timbro e firma del direttore facente funzione. <<Poste italiane- afferma l’avvocato Caruso- prosegue nella sua linea, adducendo motivazioni discutibili e comunque non documentate>>. Sono decine (agricoltori, allevatori, artigiani, commercianti, pensionati e anche qualcuno che in questi anni si è ritrovato disoccupato), le persone che, dal 2008 al 2013, sono cadute in una “trappola diabolica”. Poste Italiane, intenderebbe restituire solo le somme transitate dalle proprie casse e non quelle che Sammarco, avrebbe dirottato su altri conti di istituti bancari. Una vicenda senza precedenti che ha privato decine e decine di persone del loro gruzzoletto, dei risparmi di una vita e per alcuni (divenuti nel frattempo disoccupati), di quella riserva che adesso gli consentirebbe di vivere dignitosamente.

Arcangelo Santamaria