Politica

I Comitati Cittadini riaccendono i riflettori sull’acqua pubblica

Il coordinatore provinciale dei comitati cittadini, Carlo Garofalo, riaccende i riflettori sulla rescissione dei contratti tra enti locali e AcquaEnna. Garofalo, deluso per la mancata applicazione del referendum che abrogava le leggi sulla privatizzazione dell’acqua, dice:<<Nel processo di ripubblicizzazione del servizio idrico, la Sicilia era avanti rispetto alle altre Regioni, grazie alla legge di iniziativa popolare presentata dal Forum Siciliano>>. Per alcune province siciliane i cambiamenti sono difficili. << Per Enna, Caltanissetta ed Agrigento, ammesso che nelle più rosee aspettative, la legge venga varata dall’assemblea regionale, cambia poco o niente, in quanto siamo in presenza di contratti di gestione trentennali e senza una norma chiara ed esplicita, riteniamo che continueremo ad avere i gestori privati e continueremo a pagare l’acqua tra le più care in Italia>>. Ma quale speranza c’e’? <<Ad Enna uno spiraglio per la rescissione del contratto con Acqua Enna c’è e la battaglia iniziata da alcuni gruppi ad Enna e proseguita da alcune amministrazioni e da qualche nuovo sindaco neo-eletto, ci fa ben sperare. A conferma di quanto detto, abbiamo indetto come forum e comitati cittadini ennesi, una raccolta di firme a supporto delle battaglie in sede di assemblea che dovranno fare tutti quei sindaci che si sono espressi per la rescissione del contratto. Per amore di verità e ci auguriamo che non sia solo un fatto elettorale e propagandistico, stiamo assistendo in questi giorni a prese di posizione per l’acqua pubblica da parte di chi è stato attore principale e protagonista politico durante la stagione delle privatizzazioni in Provincia di Enna>>. I comitati cittadini stringono i tempi:<< A questi sindaci- dice Garofalo- chiediamo una posizione netta ed un impegno formale che è quello di chiedere la convocazione immediata dell’assemblea dell’Ato idrico con all’ordine del giorno la presa d’atto delle inadempienze contrattuali da parte del gestore e la rescissione del contratto ai sensi dell’art. 19 e 38 della convenzione firmata da Acqua Enna, con la immediata consegna delle reti ai Comuni. Prendiamo con fare sospetto i cambiamenti, non abbiamo pregiudizi, ma consentiteci di avere grossi dubbi. Nell’interesse di tutti gli ennesi, però, abbiamo voglia di essere smentiti ed allora chiederemo scusa. Così come pretendiamo le scuse a tutti gli ennesi da parte di coloro che hanno generato in questo territorio i carrozzoni politico-clientelari chiamati Ato idrico e rifiuti e che solo la battaglia fatta da cittadine e cittadini liberi di questo territorio ne hanno messo a nudo le caratteristiche vessatorie nei confronti degli utenti con tariffe pagate non rispondenti ai servizi ricevuti>>.

Arcangelo Santamaria