HB STORY DAY di Annamaria Barone

La mongolfiera

Volare sopra Serengeti Grumeti in mongolfiera e’ probabilmente una delle esperienze piu magiche che abbia mai vissuto in viaggio.

Un sogno che ho da quando ero piccola era di volare in mongolfiera un giorno ! il giro del mondo in 80 giorni” ve lo ricordate il film antico ? Mi e’ sempre piaciuto .

Sveglia alle 5 e mezza di mattina, siamo in uno stato di entusiasmo unico felicissimi e’ ancora buio pesto fuori, ha piovuto tutta notte e le strade sterrate adesso sembrano quasi fiumi. L’autista si ferma…davanti a noi, lenti e maestosi, passano dei leoni in branco, due maschi e tre femmine. Li guardiamo passare loro a due metri da noi. Li asciamo passare e ripartiamo sfrecciando tra le pozzanghere. Il cielo si sta schiarendo, una brezza fredda mi sfiora le guance, i capelli coperti con il mio foulard di lana.. si sente solo il rumore del motore ed il cinguettio di un paio di uccelli, c’e’ magia nell’aria.

Dopo 45 minuti di strada vediamo delle fiamme in lontananza. Siamo arrivati! Un team di 5 ragazzi sta gonfiando le mongolfiere. Il pilota ci spiega le norme di sicurezza mentre aspettiamo, hanno quasi finito ma mi allontano un secondo per fare una foto io e mio marito li in posa sullo sfondo la nostra mongolfiera bellissima quasi pronta . Sembriamo 2 attori principali sul set di un movie d epoca ..Africa adventure.

Ci sediamo tutti nel cestino pronti a partire, le fiamme ruggiscono, in pochi minuti iniziamo a fluttuare sopra l’erba e possiamo alzarci. Passano dieci minuti ma nessuno parla, il silenzio e’ l’unico rumore appropriato per onorare lo spettacolo davanti ai nostri occhi. Io e mio marito pronti con i nostri telefoni scattiamo foto e lui usa il suo ipad

La cosa bellissima che c e’ installata una macchina fotografica fuori dalla mongolfiera molto speciale e che scatta foto a noi che li indisturbati e estasiati dal paesaggio sorridiamo guardiamo …non si riesce a commentare per quanto e’ magico il paesaggio …..

Sotto di noi tutti gli animali e la cosa bellissima e’ che le nostre jeep ci seguono da quando siamo partiti fino al punto dove atterriamo…

Trasportati dal vento vediamo Serengeti in tutto il suo splendore; giu di sotto, piccolissime, delle giraffe, un paio di zebre, un leone solitario, un ippopotamo. Il tempo sembra irregolare da qui su, e un ora passa in un battito di ciglia. il panorama e’ cosi bello che mi viene da piangere. Quanto siamo fortunati ad essere qui fluttuanti sul Serengeti Grumeti area  !!  Mentre iniziamo a scendere senti i rami degli alberi di acacia pieni di babbuini sfregare contro il cestino della mongolfiera. Diamo un ultimo sguardo a madre terra da lassu’ e ci sediamo per l’atterraggio.

Atteriamo delicatissimamente sull’erba verde e morbida, e usciamo dalla cesta e vediamo il nostro autista con il team che preparano la squisita colazione con frutta dolcetti pizzette e con la gioia del nostro capitano ci apre una buonissima bottiglia di Champagne francese per fare il classico e storico brindisi di atterraggio, spiegandoci il primo volo della mongolfiera e poi il perche’ del brindisi con lo champagne, perche la Mongolfiera fu inventata da 2 fratelli francesi chiamati Mongolfier e tutto questo viene spiegato dal nostro capitano di volo, inoltre quando ha saputo che eravamo italiani ci ha detto che lui  aveva fatto la scuola con brevetto per pilotare la mongolfiera in Toscana che li c e una grande scuola ….cosa che non sapevamo !! Cosi abbiamo brindato doppiamente !  Una giornata meravigliosa !

Lo spettacolo della natura vista in prima persona !!

 

 

LA MONGOLFIERA

La mongolfiera è un aeromobile che utilizza aria calda, meno densa di quella circostante, per ottenere una forza o spinta verso l’alto necessaria per sollevarsi da terra secondo il noto principio di Archimede. Fa parte della categoria degli aerostati, veicoli aerei che utilizzano gas per sollevarsi ed è il tipo più comune di pallone aerostatico

Una manifestazione di mongolfiere in una assolata giornata estiva

In volo durante il Ferrara Balloons Festival
In realtà il gas interno più leggero non è, a rigore, aria, ma una miscela di aria calda e di gas prodotti dalla combustione (generalmente di propano). Solo inizialmente il pallone mediante un ventilatore viene riempito di aria che poi viene sostituita dai prodotti della combustione. Le mongolfiere, quando sono in volo, vengono trasportate dal vento e dalle correnti in quanto non possiedono strumenti direzionali propri. Questo li differenzia dai dirigibili che, pur essendo mantenuti in volo da principi simili, possiedono invece motori ed eliche in grado di influenzare il percorso del mezzo

Storia

Una lanterna celeste, il più antico tipo di pallone ad aria calda
I palloni ad aria calda (senza equipaggio) sono comuni nella storia cinese. Zhuge Liang del Regno di Shu Han (220-280 d.C.) usava mongolfiera di carta per segnalazioni militari. Queste erano conosciute come lanterne Kongming

Il primo volo documentato di un pallone ad aria calda in Europa venne condotto dal presbitero portoghese Bartolomeu de Gusmão l’8 agosto del 1709 a Lisbona, in Portogallo. Egli riuscì a far decollare un piccolo pallone fatto di carta piena d’aria calda a circa 4 metri dal suolo davanti alla corte del re Giovanni V

Primo volo con equipaggio

Un modello del pallone dei fratelli Montgolfier al Museo della scienza di Londra

Jacques Étienne Montgolfier
Il primo volo accertato di un pallone capace di portare persone avvenne il 19 ottobre 1783 a Parigi, in Francia. Il pallone usava aria calda per galleggiare nell’aria e venne creato ad Annonay da Joseph-Michel e Jacques-Étienne Montgolfier (da cui il nome mongolfiera). In quell’occasione il pallone era “vincolato” a terra e portava a bordo lo scienziato Jean-François Pilâtre de Rozier, Jean-Baptiste Réveillon e Giroud de Villette Il primo volo “libero” avvenne circa un mese dopo, il 21 novembre 1783

Pionieri italiani
Pioniere del volo aerostatico in Italia fu il conte Paolo Andreani, discendente della nobile famiglia milanese Sormani-Andreani. Impressionato dall’impresa dei fratelli Montgolfier, il conte decise di replicarla nel giardino della sua villa di campagna a Moncucco di Brugherio, commissionando agli architetti Gerli la costruzione di una mongolfiera. Il 13 marzo 1784 Paolo Andreani, in compagnia di Giuseppe Rossi e Gaetano Barzago, due operai che avevano partecipato alla realizzazione del pallone, volò per quasi mezz’ora coprendo 6 miglia e raggiungendo un’altezza di circa 1500 metri prima di atterrare nei pressi di Caponago

Dopo Andreani, Giovanni Luder, del Granducato di Toscana, volò nel 1795 da Firenze alla Pieve di Remole (ca. 15 km), e poi Francesco Zambeccari e Pasquale Andreoli, tra il 1803 ed il 1809, compirono numerose ascensioni, con partenze da Bologna e da Forli’

Fra le donne, va ricordata Antonietta Cimolini che compì numerose ascensioni spettacolari in Italia ed all’estero, spesso col marito Giuseppe Silimbani. Purtroppo, Antonietta morì nel 1904, a seguito di un incidente provocato dal maltempo, nei pressi di Buenos Aires, in Argentina. Nel 1954, una targa commemorativa venne scoperta in suo onore, all’incirca nel luogo dell’incidente: Antonietta vi era definita “Aviatrice italiana, precursora dell’aeronautica argentina”

La prima traversata delle Alpi in mongolfiera fu effettuata dal pilota svizzero Eduard Spelterini nel 1898, protagonista negli anni successivi di altri nove sorvoli, l’ultimo dei quali nel 1913  Nel novembre 1906 attraversarono le Alpi anche gli italiani Celestino Usuelli e Carlo Crespi

Oggi
Le mongolfiere moderne con la sorgente d’aria calda a bordo vennero create da Ed Yost durante gli anni cinquanta. Il primo volo avvenne il 22 ottobre del 1960.

Hanna Barone

Ho fatto studi linguistici a Roma ed è appassionata di viaggi. Al termine degli studi mi sono trasferita, nel 1994, all'estero dove risiedo ancora, prima in Canada per qualche anno e poi in Uk London dove attualmente risiedo. La sua vita si svolge tra Londra, Africa e Italia e mi occupo principalmente di Viaggi, moda e beneficenza.