HB STORY DAY di Annamaria Barone

Donne del Rinascimento

Un sogno scritto con una data diventa un obiettivo
Un obiettivo suddiviso in fasi diventa un piano
Un piano supportato dall’azione diventa realtà

Buon giorno cari amiche e amici di HB story day

Con la frase che ho scelto nel web vi annuncio La nuova Associazione Culturale italiana in Tanzania Dante Alighieri lingua italiana Preparata in Tanzania 2 anni fa organizzata dal nostro ambasciatore italiano in Tanzania Un giorno ho ricevuto una email dove mi invitavano ad un special meeting Mio marito mi accompagno’ La bellissima sorpresa che il nostro ambasciatore aveva pensato era di invitare un piccolo circolo di persone che potevano aiutare a creare la bella iniziativa : Un istituto culturale Italiano accompagnati assistiti dalla Dante Alighieri italia. Il nostro meeting fu da subito un vero successo poter insegnare la lingua italiana a un pubblico grande e piccolo in Tanzania!
Divulgare la cultura italiana nei suoi aspetti storici geografici artigianali musicali un patrimonio inestimabile di informazioni !
L associazione ha iniziato con la settimana della lingua italiana nel mondo con dei corsi promotions on line ma anche con insegnanti sul posto Dar es salaam!

Congratulazioni !!!

Se vorrete saperne di piu sulla nostra associazione Dante Alighieri Tanzania
mi fara’ piacere rispondervi !
Benvenuti tutti
Grazie !

Annamaria Barone

Donne del Rinascimento

Isabella D’Este
Lucrezia Borgia
Caterina de Medici

Isabella d’Este Lucrezia Borgia Caterina de Medici furono tra le più famose figure femminili del Rinascimento italiano, profondamente diverse per carattere e storia familiare e, diventate cognate con il terzo matrimonio di Lucrezia con Alfonso d’Este, lasciarono il segno nella storia e soprattutto nella cultura dei loro casati e delle loro città.

Isabella d’Este, figlia di Ercole I d’Este, era un’abile stratega, l’archetipo della donna che antepone la ragione di stato ai sentimenti. Lucrezia Borgia, invece, figlia del controverso e discusso papa Alessandro VI e sorella del sanguinario Cesare Borgia, si era ritrovata spesso ad essere usata come pedina dai membri della sua famiglia per ottenere vantaggi politici, ma dopo il suo matrimonio con Alfonso dimostra una grande abilità diplomatica potendo minare l’autorità culturale di mecenate che era appartenuta ad Isabella fino a quel momento.

Isabella ebbe un’educazione intellettuale privilegiata sin dall’infanzia, basata sullo studio dei grandi testi classici, oltre che nelle attività tipicamente femminili come la danza, il canto e la musica. Questa formazione espose Isabella a molte delle idee del Rinascimento: per questo divenne un’entusiasta collezionista di opere di artisti suoi contemporanei, oltre alle statue romane antiche, tanto che commissionò agli artisti presenti alla corte di Mantova sculture moderne in stile antico; come lei stessa scrisse soffriva di “un insaziabile desiderio di antichità”.

Nel 1490 sposò Francesco Gonzaga, marchese di Mantova. Divenuta marchesa, Isabella si prodigò per incrementare le ricchezze artistiche della nuova corte; qui fece allestire nelle adiacenze dei suoi appartamenti lo “studiolo”, una camera privata contenenti tutti gli oggetti preziosi, le opere e le sculture da lei collezionate che mostrava a un cerchio ristretto di persone per impressionarle del suo prestigio e quello della casata dei Gonzaga. Emblema della signora del Rinascimento, Isabella fu capace di farsi rispettare dagli uomini del suo tempo, ebbe corrispondenza con papi, re e principi e fu reggente del marchesato mantovano durante l’assenza del marito.

Isabella era legata all’idea che il prestigio politico di una casata dipendeva soprattutto dalle ricchezze e dal mecenatismo del signore, fu così che sotto le sue “dipendenze” lavorarono i più grandi artisti dell’inizio del Cinquecento: tra questi vi furono Leonardo da Vinci, Andrea Mantegna, Perugino, Tiziano e lo scultore Gian Cristoforo Romano.

Isabella amava farsi ritrarre poiché era un altro mezzo per glorificare sia la sua persona sia il prestigio dei Gonzaga e di Mantova. Questo suo aspetto è discordante con l’atteggiamento della sua rivale e cognata che non amava farsi ritrarre; esistono infatti pochi ritratti accertati di Lucrezia.

Anche Lucrezia Borgia aveva ricevuto un’educazione privilegiata: parlava correttamente lo spagnolo, il francese, l’italiano e un po’ di latino ed era anche portata per la poesia, la musica la danza il disegno il ricamo.

Quando Lucrezia Borgia entrò a far parte della famiglia d’Este aveva già avuto due mariti e la sua “leggenda nera”di donna perduta e avvelenatrice era arrivata in tutte le corti italiane; il primo marito Giovanni Sforza venne accusato di impotenza per permettere a Lucrezia di essere libera da un matrimonio non più vantaggioso per la sua famiglia, mentre il secondo marito, Alfonso di Calabria, verrà ucciso, molto probabilmente dal fratello Cesare, aumentando le voci di incesto che aleggiano sulle reputazioni dei due fratelli. Nonostante le premesse negative, nel 1502 Alfonso d’Este sposa Lucrezia Borgia e nel 1505, quando divenne a tutti gli effetti duchessa di Ferrara, iniziò una tacita competizione tra le due cognate in tutti campi, come la politica, il mecenatismo e la moda. Lucrezia più legata allo spiritualismo che alla vera e propria ricchezza terrena, si dedicò a finanziare i conventi, in particolare quello del Corpus Domini di Ferrara e diede il suo appoggio ai maggiori poeti dell’epoca, come Ludovico Ariosto Pietro Bembo e Ercole Strozzi

Pietro Bembo divenne il suo più intimo amico, la loro relazione platonica fu molto intensa e durante questo periodo ebbero un piacevole scambio di rime e versi, tanto che nel febbraio 1505 il poeta le dedicò Gli Asolani, opera che parlava d’amore.

La rivalita delle due cognate non fu solo data dalla voglia di primeggiare l’una sull’altra o dal disprezzo che Isabella prova nei confronti della reputazione libertina di Lucrezia, ma dalla effettiva relazione adulterina tra quest’ultima e Francesco II Gonzaga. Isabella aveva sempre considerato la cognata come una rivale fin da quando Lucrezia arrivò a Ferrara come promessa sposa di Alfonso, ma la relazione di Francesco con Lucrezia causò a Isabella, molto gelosa, sofferenza e dolore emotivo.

Nonostante l’accesa rivalità delle due cognate, Lucrezia Borgia e Isabella d’Este furono due delle più importanti signore del Rinascimento, capaci di diplomazia e abili nell’arte del governo; ottennero entrambe la fiducia dei loro mariti tanto che gli stessi affidarono a loro la reggenza dei governi di Ferrara e Mantova durante le loro assenze, ottennero il rispetto dagli uomini più autorevoli e influenzarono la società del tempo con il loro mecenatismo.

Caterina de Medici regina di francia

Nel 1519 la vita di Caterina ebbe un inizio molto triste. Sua madre morì a pochi giorni dalla sua nascita e anche il padre, Lorenzo II, a causa di un’influenza con febbre molto alta, morì due settimane più tardi. La piccola Caterina, a diciannove giorni era già sola.

Quando aveva 14 anni, suo zio, papa Clemente VII, cercò di organizzare per lei il miglior matrimonio possibile. La scelta di Enrico II di Valois fu in effetti formidabile: i due si sposarono nel 1533 il fratello maggiore, Francesco, morì il 10 agosto 1536 dopo un’influenza molto forte: così Enrico era l’erede al trono e Caterina sarebbe stata, in futuro, regina di Francia.

La cultura fiorentina in Francia

Caterina portò in Francia alcune delle abitudini che aveva a Firenze.
Lei per esempio amava cacciare, ma le signore francesi non lo facevano. Così Caterina introdusse l’uso dell’arcione anche per le donne, cioè della sella che permetteva di cavalcare velocemente come un uomo. Di solito invece le donne si sedevano sul cavallo lateralmente.
Grazie a Caterina
Ora la cucina francese è veramente famosa ma in passato era molto rustica, pesante e semplice. Caterina cambiò tutto e dopo la cucina francese diventò elegante, dispendiosa, deliziosa e veramente nuova. Insieme alle forchette per esempio crêpes, omelettes, macarons, sorbetti, zuppa di cipolle, bigné e altri piatti viaggiarono da Firenze alla Francia con la regina dei Medici. Non so come la cucina francese sarebbe senza la cultura fiorentina: lei veramente insegnò la cucina ai cuochi francesi.

Caterina il veleno e la magia
Caterina, il veleno e la magia sono tre parole che qualche volta troviamo insieme. Nel castello di Chenonceau esiste ancora oggi un armadio dove forse erano conservati i veleni di Caterina.

C’è anche la leggenda che fosse molto superstiziosa: si dice che avrebbe voluto annullare il matrimonio tra suo figlio Francesco e la regina Maria Stuart perché aveva avuto la visione della morte di lui dopo le nozze, cosa che successe veramente.

Un’altra leggenda è che lei avrebbe intossicato tutti i nemici con libri e lettere avvelenati.

Secondo me Caterina è un personaggio storico molto interessante. Senza genitori, con un marito che diventò pazzo e tre figli che non avevano abbastanza ingegno per regnare un paese, lei ebbe una vita molto difficile ma fece anche molte cose importanti.

Era anche famosa per la sua freddezza ma credo che questa caratteristica sia stata molto importante nel Cinquecento.

Lei era veramente una speciale

Hanna Barone

Ho fatto studi linguistici a Roma ed è appassionata di viaggi. Al termine degli studi mi sono trasferita, nel 1994, all'estero dove risiedo ancora, prima in Canada per qualche anno e poi in Uk London dove attualmente risiedo. La sua vita si svolge tra Londra, Africa e Italia e mi occupo principalmente di Viaggi, moda e beneficenza.