Cultura e Società

Il 240° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza

Foto di gruppo dei militari premiati

Una fase della consegna dei brevetti di benemerenza di servizioIl 23 giugno u.s., con una sobria ed essenziale cerimonia interna, celebrata presso la caserma “Finanziere M.A.V.M. Cataldo Lombardo” sede del Comando Provinciale, le fiamme gialle ennesi, in servizio ed in congedo, hanno commemorato la ricorrenza del 240° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza.

L’occasione è propizia per tracciare un primo consuntivo dell’azione svolta dai dipendenti Reparti; impegno che, anche quest’anno, è stato precipuamente rivolto ad offrire un contributo alla tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare risorse sottratte al bilancio pubblico allo scopo di garantirne il corretto impiego per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale.

Nello specifico, nel corso dei primi cinque mesi del 2014, sono state portate a termine 93 verifiche di cui 17 inerenti il segmento delle entrate dello Stato; mentre i restanti controlli sono stati destinati al comparto delle uscite, cioè alla tutela della Spesa Pubblica.

Anche per quest’anno si è inteso proseguire nella ricerca del costante miglioramento della qualità complessiva dell’azione ispettiva, nell’ottica di assicurare una sempre maggiore concretezza degli obiettivi perseguiti. Per raggiungere questi risultati, si è puntato su una maggiore flessibilità dell’azione ispettiva, al fine di calibrare al meglio l’attività investigativa in funzione delle peculiarità proprie del tessuto economico-produttivo della provincia ed in particolare della perdurante vocazione agricola del territorio, atteso che quasi il 40% delle imprese censite concernono il settore agro-pastorale.

I robusti incentivi nazionali e comunitari assicurati nel tempo all’agricoltura hanno, inevitabilmente, determinato l’insorgere di fenomeni predatori perseguiti attraverso sistemi di frodi piuttosto diffusi in questa provincia.

Tenuto anche conto della difficile fase congiunturale che sta pesantemente penalizzando il tessuto economico-produttivo del territorio, sono stati ricalibrati gli sforzi ispettivi, intensificando in modo deciso l’azione di tutela al bilancio nazionale e comunitario.

Nel settore delle verifiche fiscali, nonostante un alleggerimento del numero complessivo dei controlli, grazie ad una più accurata e ponderata scelta operata sulla platea delle imprese da controllare, che ha puntato essenzialmente ad individuare e colpire i grandi fenomeni evasivi, sono stati sensibilmente migliorati i rendimenti operativi, portando ad oltre 17 milioni di euro il maggior imponibile constatato ai fini delle Imposte Dirette e ad oltre 4,5 milioni di euro l’ammontare dell’IVA evasa; mentre sono stati 4 gli imprenditori segnalati all’A.G. per ipotesi di reati fiscali.

Sono stati inoltre individuati 7 evasori totali, per una base imponibile sottratta all’erario di oltre circa 16 milioni di euro, e scoperti 13 lavoratori “in nero e/o irregolari”.

Nel comparto dei controlli agli scontrini e ricevute fiscali sono stati eseguiti 568 interventi, di cui il 26% con esito irregolare.

Ma è soprattutto nel campo della tutela del bilancio nazionale e comunitario che si sono concentrati gli sforzi investigativi, nell’intento di prevenire gli illeciti penali ed amministrativi, intercettando gli indebiti incentivi erogati a sostegno della Politica Agricola Comunitaria.

Nell’ambito di tale azione di contrasto, sono state constatate frodi al bilancio comunitario per un ammontare di 1,4 milioni di euro ed a quello nazionale e locale pari a 454 mila euro, con la denunzia di 242 soggetti complessivi. I danni erariali segnalati ammontano a 1,2 milioni di euro.

L’aggressione alle forme di ricchezza riconducibile ai contesti delinquenziali della criminalità mafiosa è stata realizzata attraverso la conclusione di 1 indagine patrimoniale che ha interessato 9 soggetti; con la proposizione del sequestro di 2 aziende e beni Immobili per un ammontare complessivo di 320 mila euro.

L’azione di servizio svolta a tutela del monopolio statale sui giochi, scommesse e concorsi pronostici, esplicatasi con 7 interventi, ha permesso di denunciare 2 soggetti per violazioni alla specifica normativa con il sequestro di 1 apparecchio terminale.

Nel settore extratributario, in particolare nel settore dei reati societari, fallimentari, nelle frodi in commercio, sono stati verbalizzati 86 soggetti di cui 69 segnalati a piede libero all’A.G..

Nell’ambito dell’attività delegata dalla Procura della Repubblica sono stati denunciati 12 soggetti per reati contro la Pubblica Amministrazione.

Nel comparto per la tutela dei mercati finanziari è stata conclusa un’attività inerente i reati bancari nel corso della quale sono emerse una serie di gravi e reiterate irregolarità imputabili al Direttore di una filiale ennese di un noto istituto bancario. La condotta, perpetrata in concorso con un imprenditore locale dichiarato “fallito”, ha consentito la concessione di 50 finanziamenti ad una pluralità di soggetti beneficiari, prestanome consapevoli dell’imprenditore, privi degli opportuni requisiti patrimoniali e reddituali, procurando all’istituto bancario un danno patrimoniale di quasi 1,5 milioni di euro.

In materia di stupefacenti è stata conclusa un operazione che ha riguardato 79 soggetti di cui 43 destinatari di provvedimenti restrittivi della libertà personale.

Nel settore dei marchi contraffatti sono state sequestrate 146 calzature contraffatte e denunziati 2 soggetti.

Anche quest’anno, in un perdurante severo e difficile quadro congiunturale, attuale, nel quale si avverte una sempre maggiore esigenza di legalità economica, il Comando Provinciale di Enna ha contribuito, alla replica del progetto “Educazione alla Legalità Economica”, promosso dai vertici del Corpo in collaborazione con il MIUR, e diretto a promuovere la diffusione della cultura della solidarietà fiscale nelle scuole di 1° e 2° grado.

Il programma, che ha suscitato vivo consenso e partecipazione da parte dei giovani studenti, ha coinvolto il quadro ufficiali ed i referenti scolastici, interessando 27 istituti scolastici distribuiti su tutto il territorio della provincia, con nr. 116 classi aderenti, per complessivi 2.159 studenti intervenuti.