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Giovane architetto premiato per la sua tesi di laurea su Grottacalda

L’Arch. Angelo Monteleone

L’ex miniera di Grottacalda facente parte del gruppo minerario di Valguarnera, ma in territorio di Piazza Armerina, è stata oggetto della tesi di laurea «Il verde oltre le sbarre, progetto di un istituto a custodia attenuata nell’antica miniera di Grottacalda». La proposta progettuale, realizzata dal neo architetto Angelo Monteleone, ha avuto il prestigioso riconoscimento del Consiglio nazionale degli architetti che, con cadenza biennale e in partenariato con la fondazione Archiprix International di Rotterdam, promuove Archiprix Italia, un premio per le migliori tesi di laurea presentate nel campo dell’architettura e dell’urbanistica dai laureandi degli atenei italiani. Lo scopo dichiarato dai promotori del Premio di architettura è quello di
innalzare la qualità delle opere pubbliche e private, facendo emergere i nuovi talenti della professione. E quest’anno a segnalarsi è stato il ventisettenne niscemese Angelo Monteleone, che ha avuto l’idea di trasformare la company town di Grottacalda – il villaggio dei tecnici e dei minatori dello zolfo – in un carcere attenuato, «un sistema ibrido tra le colonie penali agricole e le case di reclusione all’aperto», pensato per combinare la detenzione e la riabilitazione di coloro che, pur avendo sbagliato, hanno ancora voglia di ricominciare rendendosi utili a sé stessi e alla società. Uno studio difficile, che ha riguardato gli aspetti socio-giuridici dell’ordinamento penitenziario, i rilievi dei fabbricati da riqualificare tra i circa trentamila mq che insistono nell’area industriale, le coltivazioni potenzialmente impiantabili (orzo distico, mandorle, zafferano e olive) con la trasformazione in loco dei prodotti primari (birra artigianale, mandorle confezionate, zafferano in stimmi e olio extravergine di oliva). Il tutto con il supporto del docente relatore della tesi, l’ingegnere e architetto pianificatore Vincenzo Sapienza dell’Università di Catania.

La tesi di laurea di Monteleone – già distintasi tra i finalisti del premio Lifebility Award, concorso nazionale rivolto a giovani portatori d’idee innovative – è stata premiata a Genova lo scorso quattro dicembre da una giuria formata da Domenico Podestà, membro del Consiglio nazionale degli architetti pianificatori paesaggisti, da Donatella Bollani, vicedirettore della rivista di architettura Domus e da Maurizio Galletti, dirigente generale del Ministero dei beni e delle attività culturali.

                                                                                              
Salvatore Di Vita