Cultura e Società

Ritorna a Valguarnera dopo 31 anni. Ora è il “Re del Limoncello”

Andrea Loggia e il figlio

Andrea Loggia e parte della sua famigliaLa penultima volta che venne a Valguarnera, era un bambino e durante una festa cittadina vinse la corsa coi sacchi. Dopo 31 anni è ritornato in paese da Re del limoncello “Sovrano”, liquore artigianale made in Nuova Zelanda, che per 5 volte è stato definito il migliore limoncello al mondo. Lui è Andrea Loggia 47enne figlio di valguarneresi emigrati a Milano negli anni 60’ in cerca di un futuro migliore. Ad Andrea Loggia, evidentemente stava stretta anche la capitale lombarda. Da dipendente di un’azienda privata, sposato con la mantovana Marzia e padre di due figli già adolescenti (Paolo e Stefano), decide di cambiare vita. <<In realtà- ci racconta Andrea- accanto alla moglie Marzia e alla loro terza genita Isabel, una splendida bambina di 3 anni che articola inglese, italiano e maori, come se nulla fosse- ci stava stretta anche l’Italia>>. E così la famiglia Loggia decide di partire. Lascia la rinomata Milano per andare dall’altra parte del mondo. Kerikeri, un’isola maori della Nuova Zelanda è la nuova meta. E’ il 2004 e Andrea e la sua famiglia si mettono alla prova. Andrea si improvvisa idraulico e inizia una nuova vita. La famiglia Loggia resta a Kerikeri sino al 2007 e poi riparte per Milano. Ritornati in Italia dopo una splendida avventura? Ma che. Andrea e Marzia sono tipi tosti. Hanno capito che il loro futuro è dall’altra parte del mondo. Rifanno i bagagli e ripartono per Kerikeri. <<E’ un’isola bellissima-dice Andrea- e assomiglia tanto alla mia Sicilia>>. Questa volta Andrea ripone gli attrezzi da idraulico in cantina e con Marzia acquistano una fattoria dove decidono di produrre miele e mozzarella. <<La mozzarella andava a ruba, ma continuare quel tipo di produzione- racconta Andrea Loggia- significava creare un grande caseificio>>. Ma Kerikeri è la capitale neozelandese dei limoni. E’ il 2008 e scatta l’intuizione. Andrea si ricorda che nelle sue vene scorre sangue siciliano e che alle falde dell’Etna, hanno creato il limoncello. Perché non farlo in Nuova Zelanda? Casa Loggia si trasforma ancora. Tutta la famiglia a raccogliere e pelare limoni e poi a sperimentare il nuovo limoncello dalla terra maori ma dal cuore tutto italiano. <<La prima produzione- dice Andrea- è stata di 30 bottiglie ma adesso siamo giunti a 60mila bottiglie l’anno>>. Il limoncello “Sovrano” è un prodotto di nicchia, conquista il mercato neo zelandese, sbarca nella vicina Australia ma il grande salto lo fa piazzandosi per ben 5 anni di fila al primo posto nel concorso di categoria che si tiene a Chicago. E’ un continuo crescendo e il limoncello imbottigliato artigianalmente in quella lontana isola dall’altra parte del mondo, adesso ha fette di mercato negli Usa, in Canada, in Belgio e in Cina. Come recita l’antico detto: “Cu nesci rinesci”. Andrea Loggia è riuscito. La Nuova Zelanda gli ha aperto le porte e non ha ostacolato i suoi sogni. <<Il rispetto delle regole e ferreo ma non opprimente. Non conviene a nessuno evadere le tasse ma è più conveniente pagarle. Mio figlio Stefano- racconta mamma Marzia- si è laureato in Nuova Zelanda in Architettura, senza mai comprare un libro e con un mutuo a tasso zero che lo Stato si fa restituire a conclusione degli studi e solo quando hai un reddito>>. Ma l’Italia non vi manca? <<Non tornavo in Italia da 8 anni- dice Andrea- ma ti posso garantire che dall’altra parte del mondo ci sentiamo più italiani di molti italiani residenti qui. Le nostre bottiglie hanno un design italiano. I tappi, i macchinari per pelare i limoni, sono venuto ad acquistarli qui. Avremmo potuto farlo in altre parti del mondo, ma siamo venuti in Italia per contribuire al rilancio del nostro Paese>>. Salutiamo Andrea e la sua bella famiglia, mentre la piccola Isabel si è tolta le scarpe e sguazza dentro una pozzanghera. <<Fa così anche all’asilo e lì li lasciano fare, liberi di esplorare. No, non sono abbandonati- spiega mamma Marzia- a Kerikeri c’è una maestra ogni 5 bambini>>. La guardiamo esterrefatti. Da noi è appena passata la contestatissima legge su “La buona scuola”. Nuova Zelanda: proprio un altro mondo ma dove trovi anche un ottimo limoncello.

Arcangelo Santamaria