Lavoro

Manifestazione a Palermo per i lavoratori delle ex province

Anche L’Ugl il 30 giugno a Palermo a manifestare per i lavoratori delle ex province e i lavoratori precari degli enti locali.“Il futuro dei lavoratori degli enti in dissesto e pre-dissesto va garantito così come la continuità dei servizi comunali. Subito una soluzione concreta per garantire occupazione e continuità ai lavoratori delle ex province regionali. Non è più accettabile il rinvio, la questione va affrontata e risolta”. A dirlo Giuseppe Messina, responsabile regionale dell’Ugl Sicilia e reggente dell’Utl di Palermo commentando la mobilitazione regionale dei precari degli enti locali dell’Isola. Il 30 giugno, difatti, si svolgerà a Palermo la manifestazione a sostegno dei lavoratori precari degli enti locali e del personale delle ex Province alla quale ha aderito l’Ugl insieme ad altre organizzazioni sindacali. Amministratori e lavoratori si concentreranno a Piazza Marina alle 9.30 e, intorno alle 10.30, partirà il corteo che, con in testa i gonfaloni dei comuni e i sindaci con le fasce tricolore, arriverà in piazza Indipendenza, sede del Governo regionale. “Quella dei precari è una vergogna che si trascina da troppo tempo – dice Messina – e che ha finito col ledere la dignità migliaia di lavoratori impediti dal precariato a programmare il futuro familiare come ogni altro cittadino di un Paese democratico. C’è forte preoccupazione per ciò che sta accadendo non solo in Sicilia, ma anche a livello nazionale -aggiunge il sindacalista – ed il risultato di questa situazione, che si trascina da decenni, è che, come al solito senza indicazioni chiare e precise che invece dovrebbero arrivare sia dal governo regionale che da quello nazionale, il caos regna sovrano”. La mobilitazione del 30 giugno – chiarisce Messina – mette il timbro sulle responsabilità di Stato e Regione per soluzioni condivise che non arrivano. Adesso servono fatti, basta con la politica del rinvio”. Alla manifestazione parteciperanno i precari dei comuni e il personale a tempo indeterminato e determinato delle ex Province. “I lavoratori a tempo determinato dei comuni siciliani – spiegano Orlando e Alvano – sono figli di precise scelte regionali e nazionali e non si può oggi, dopo decenni in cui si è rafforzata un’aspettativa in questi lavoratori e su di essi si è al contempo strutturata l’organizzazione della macchina comunale e l’erogazione dei servizi ai cittadini, pensare che possano esistere soluzioni diverse da quell’unica soluzione che consenta un complessivo percorso di stabilizzazione o in alternativa, in relazione agli anni di servizio, un percorso di accompagnamento alla pensione.”

Rino Caltagirone