Politica

Dall’Assessorato dei Servizi Sociali in arrivo nuovi progetti per i meno abbienti e soggetti bisognosi.

Il sindaco Francesca Draià esprime soddisfazione per i risultati di recente ottenuti dall’assessorato ai Servizi Sociali (da lei guidato) e dalla preposta commissione consiliare presieduta da Filippa D’Angelo. <<Dopo l’avvio del servizio di Pubblica utilità- annuncia Draià- sono in arrivo altri progetti per le fasce meno abbienti del nostro paese. Dal prossimo 2 settembre sarà attivato lo sportello Sia (Sistema di inclusione attiva) che rappresenta un nuovo sostegno alla povertà>>. In pratica si tratta di un sostegno economico riservato alle famiglie con un Isee non superiore ai 3 mila euro e nel cui nucleo sono presenti, almeno un minore, una donna in gravidanza o un diversamente abile. La somma oscilla dalle 80 alle 400 euro mensili, aumentabili sino a 600 euro per ogni nucleo familiare che sarà coinvolto in un progetto redatto dal servizio di assistenza sociale. <<Mi dispiace- afferma Francesca Draià- che ai lavori della commissione consiliare non abbia preso parte nessun membro del gruppo consiliare di opposizione. A Valguarnera ci sono sempre più famiglie bisognose. Dinanzi a progetti che mirano ad aiutare le fasce più deboli della popolazione mi aspetterei unità di intenti e nessuna divisione politica>>. Il sindaco Draià annuncia anche altri progetti. <<Stiamo lavorando all’apertura di uno sportello municipale contro la violenza sulle donne. La nostra assistente sociale ha redatto una relazione che purtroppo evidenzia il fatto che a Valguarnera si sono consumati diversi casi di violenza sulle donne. Per questa ragione, tramite un bando della Regione, avvieremo una collaborazione con l’associazione “Donne Insieme”, che permetterà l’apertura di un centro antiviolenza anche nel nostro comune>>. Le novità non sono finite, visto che il primo cittadino dice: <<Da qui a poco aderiremo al progetto “Una scelta comune” che consentirà, tramite il nostro Ufficio Anagrafe, di potere divenire donatore di organi con la relativa annotazione sulla carta d’identità e conseguente registrazione sul sistema informatico del Centro Nazionale trapianti>>. In pratica la decisione del cittadino che decide di donare i propri organi, tramite la compilazione di un modulo e la relativa consegna all’Ufficio Anagrafe, sarà in tempo reale trasmessa al Sistema Informativo Trapianti, la banca dati del Ministero della Salute, che raccoglie tutte le dichiarazioni rese dai cittadini maggiorenni. Occorre precisare che è sempre possibile cambiare idea sulla donazione, visto che fa fede l’ultima dichiarazione rilasciata in ordine di tempo.

Arcangelo Santamaria