Cultura e SocietàFesta San Giuseppe

Festa di San Giuseppe sotto un sole primaverile

Una splendida giornata di sole primaverile ha fatto da cornice alla festa di San Giuseppe  che, come vuole tradizione, è la più sentita dai valguarneresi e richiama in paese flussi turistici che giungono ad ammirare uno degli eventi religiosi e folcloristici più belli dell’Isola. Alle classiche “Tavolate di San Giuseppe”, imbandite con i piatti tipici della cucina valguarnerese, hanno fatto da corollario gli eventi  organizzati dalla parrocchia di San Giuseppe, dal comune di Valguarnera, dai commercianti e da diverse associazioni che non hanno lesinato nessuna energia. La Sagra della ricotta, il battesimo della sella, la cavalcata di decine e decine di cavalieri e amazzoni, alcuni m’braculi, hanno sancito la capacità organizzativa dell’associazione ippica “Filippo Vetri”. Ma anche la Nuovo Pro Loco Terre di Carrapipi, i commercianti, il gruppo boy scout,  i panificatori, l’associazione “Francesco Lanza” e tante altri sodalizi hanno messo in mostra il  migliore volto di Valguarnera. La parrocchia di San Giuseppe, guidata da don Enzo Ciulo, ha rappresentato il motore trainante della festa che, forse, avrebbe bisogno di un maggiore lavoro sinergico tra tutti gli attori coinvolti. Apprezzatissima, come sempre, la processione della Sacra Famiglia, San Giuseppe (Giuseppe Mazzagatti), Maria (Dalila Villetta), Gesù Bambino (Domenico Villetta) che in splendidi abiti d’epoca, ieri mattina ha compiuto il classico giro della città, prima di raggiungere la chiesa di San Giuseppe dove è stata celebrata una messa solenne. Tante le offerte di grano al Santo, su cavalli bardati a festa, che per tutto il giorno sono stati accompagnati dai complessi bandistici cittadini. In serata la processione del fercolo di San Giuseppe, accompagnato dal complesso bandistico “Amici della Musica”. Ottimo il servizio d’ordine messo in atto dalla polizia municipale e dai carabinieri della locale stazione. Visto il giorno feriale, si è registrato un forte calo delle presenze turistiche. Un dato che dovrebbe riflettere sul fattoi di spostare la festa di San Giuseppe alla domenica più vicina al 19 marzo.

Arcangelo Santamaria