Cronaca e Attualità

Associazione per delinquere rilasciava patenti facili. 4 arresti e 60 indagati durante l’operazione di Polizia “Guida Insicura”.

guida insicura
Da sinistra: Crisafulli Eros, Lambusta Antonino, Muscarà Giuseppe, Roccazzella Salvatore
Nel complesso risultano circa 60 indagati nell’ambito di procedimento penale pendente presso la Procura della Repubblica di Enna. Nei confronti di cinque di essi il G.I.P. del Tribunale ha emesso ordinanza di custodia cautelare personale. In particolare, i sottonotati quattro sono destinatari degli arresti domiciliari:

· MUSCARA’ Giuseppe, nato a Piazza Armerina (EN) nel 1965, titolare di omonima autoscuola, con sedi nei comuni di Piazza Armerina (EN), Barrafranca (EN), Leonforte (EN), San Michele di Ganzaria (CT) e San Cono (CT);
· LAMBUSTA Antonino, nato ad Acireale (CT) nel 1963, gestore dell’autoscuola “Il Sorpasso” con sede in Valguarnera Caropepe (EN);
· CRISAFULLI Eros, nato a Enna nel 1985, titolare di omonima autoscuola con sede ad Enna, Valguarnera Caropepe e Leonforte;
· ROCCAZZELLA Salvatore, di Valguarnera Caropepe (EN) classe 1993.

La misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare l’attività di autoscuola è stata, invece, applicata a DI BILIO Pietro Paolo, ennese classe 1978, titolare della scuola guida “VULCANO” con sede a Caltagirone (CT). Inoltre, in sede di perquisizione presso l’abitazione dell’indagato CRISAFULI Eros sono stati rinvenuti e sequestrati n. 17 ovuli contenenti marijuana, nonché un barattolo contenente 3,1 grammi della stessa sostanza, un bilancino di precisione, una tronchesina per tranciare stupefacente intrisa di tracce di droga; per tali motivi, lo stesso veniva tratto in arresto per il delitto di cui all’art. 73 D.P.R. 309/90 e condotto presso la casa circondariale di Enna. L’A.G. ha contestualmente disposto il sequestro dei locali e di tutti i beni aziendali in uso ai sopracitati indagati.
L’incessante attività investigativa condotta, sin dal novembre scorso, dagli investigatori della Squadra Mobile e da Poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Enna per fronteggiare l’allarmante fenomeno del rilascio delle c.d. patenti facili, ha consentito di sferrare un colpo durissimo al sodalizio criminale costituito da alcuni titolari di autoscuole della provincia. Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Marco DI MAURO, hanno svelato l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere, munita di una solida struttura organizzativa, finalizzata a porre in essere truffe aggravate perpetrate ai danni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Motorizzazione Civile di Enna sostituendo ai reali aspiranti falsi candidati esperti nella materia. Lo scopo precipuo del sodalizio in questione era quello di far conseguire la patente di guida a determinati soggetti che – avendo in passato incontrato difficoltà nel superamento delle prove d’esame – si erano rivolti alle predette autoscuole nella speranza di trovare una soluzione “alternativa” che garantisse loro un esito positivo dell’anzidetto esame. I titolari delle autoscuole raggiungevano il risultato auspicato attraverso l’introduzione, in sede di esame teorico, di una persona “di fiducia” che, presentando un documento d’identità falsificato intestato al reale candidato ma contraffatto ad arte tramite la sostituzione della foto originale, eludeva, di fatto, le preliminari procedure di identificazione sostenendo la prova al posto del candidato per cui la prenotazione era stata effettuata. Il collaudato meccanismo che ha consentito l’illecito conseguimento del titolo di guida da parte di decine e decine di candidati provenienti da tutta la regione e non solo, faceva capo a LAMBUSTA Antonino, gestore della scuola guida “Il Sorpasso” di Valguarnera Caropepe (EN); MUSCARA’ Giuseppe, titolare dell’omonima autoscuola, con sedi nei comuni di Piazza Armerina (EN), Barrafranca (EN), Leonforte (EN), San Michele di Ganzaria (CT) e San Cono (CT) nonché CRISAFULLI Eros, anch’esso titolare di scuola guida con sedi ad Enna, Valguarnera Caropepe e Leonforte (EN).
Già in passato, nell’ambito dell’operazione denominata “94%” (per via dell’alta percentuale accertata su scala nazionale relativa ai candidati che, con successo, conseguivano la patente di guida presso la Motorizzazione Civile di Enna) condotta nel luglio del 2007 dalla Squadra Mobile e dalla D.I.G.O.S. di Enna, il LAMBUSTA veniva tratto in arresto perché responsabile di condotte analoghe a quelle odierne. Con riferimento alla medesima vicenda e per le stesse ragioni, risultarono allora indagati anche CRISAFULLI Eros unitamente al padre e alla sorella, coinvolti a vario titolo, per ipotesi di corruzione e associazione per delinquere. Nei confronti degli ultimi due l’A.G. competente ritenne di applicare rispettivamente la misura della custodia cautelare in carcere al padre (allora titolare dell’autoscuola) e gli arresti domiciliari alla donna.
L’artificioso inganno svelato con l’indagine “guida insicura” non avrebbe, tuttavia, potuto trovare concreta realizzazione senza la condotta di diversi soggetti intranei all’organizzazione, che – presentandosi candidamente presso gli uffici della locale Motorizzazione Civile – subentravano ai reali candidati nell’espletamento delle prove d’esame. Ad oggi, tra questi, è stato possibile identificare ROCCAZZELLA Salvatore, di Valguarnera Caropepe (EN) che, almeno in due occasioni, si è sostituito al vero esaminando. Ma vi è di più! I titolari delle autoscuole pensavano proprio a tutto esimendo i propri candidati dall’espletamento di ogni incombenza. Questi ultimi, infatti, erano persino esenti dal sostenere l’obbligatoria visita medica cui si poneva rimedio – da parte di LAMBUSTA e soci – predisponendo certificati medici falsi e/o contraffatti rilasciati a firma di professionisti ignari ed operanti in altri centri. Nel corso delle indagini emergeva, altresì, il coinvolgimento di DI BILIO Pietro Paolo, titolare dell’autoscuola “VULCANO” con sede a Caltagirone (CT), il quale, in qualche occasione, avrebbe fatto uso, in concorso con alcuni dei suoi candidati, dei menzionati falsi certificati medici. Risultano, inoltre, indagati alcuni dei funzionari esaminatori della Motorizzazione Civile di Enna i quali avrebbero agevolato il superamento della prova di guida di alcuni dei candidati indagati. Il costo complessivo dell’illecita operazione si aggirava intorno ai 2.000 € circa a patente. La somma in questione veniva corrisposta, in contanti, dai candidati che, per i motivi più disparati, si mostravano interessati ad abbreviare gli ordinari tempi necessari e alla frequenza dei corsi e al corretto disbrigo delle pratiche burocratiche. Tuttavia c’è da considerare che il vero costo – in termini di danno – è quello a carico non solo dell’ente, ma della intera collettività. Infatti, tale criminosa condotta ha oggettivamente consentito di ottenere il titolo abilitativo alla guida a soggetti che, scegliendo la via “più celere” per conseguire il documento in questione, costituiscono un serio pericolo per la circolazione stradale mettendo a rischio l’incolumità propria e quella altrui. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate 10 agenzie riferibili alle autoscuole di cui gli indagati destinatari delle anzidette misure cautelari risultano, allo stato degli atti, titolari e/o gestori. Numerose le patenti appartenenti ai candidati beneficiari dell’illecito sistema di conseguimento che verranno, nel prosieguo, sequestrate.
(Fonte: Ufficio Stampa Questura di Enna)