Politica

Tutti in paese parlano di politica… ma i programmi elettorali?

image

Valguarnera – Che è bello vedere la centralissima via Garibaldi pullulare di gente. Miracolo economico? Comitive di turisti? Il rientro in paese di decine e decine di nostri emigranti? Nulla di tutto ciò. E’ l’effetto “elezioni amministrative”. I 4 candidati alla poltrona di sindaco hanno aperto le sedi dei comitati elettorali, proprio in via Garibaldi. Ma va bene lo stesso. Fa piacere vedere tanti concittadini per strada a parlare della “cosa pubblica”. Appena ti fermi più di 2 minuti con uno degli attori politici, sei fregato . Decine di occhi puntati addosso e il consueto commento: <<Cu chiddi è!>>. Tutti fanno i conti. Exit poll in salsa carrapipana. Ma quanta di questa gente ha letto i programmi dei candidati sindaco? Noi vi invitiamo a leggerli. Il cittadino (al di là di ogni parentela e amicizia), dovrebbe votare a seconda del programma amministrativo che si vuole realizzare. Tre dei candidati sono volti nuovi e occorrerebbe conoscere cosa vorrebbero fare. Il quarto (il sindaco uscente Leanza), oltre a quello che vorrà fare nei prossimi 5 anni, ha dovuto presentare il conto e indicare quello che ha fatto dal 2010 ad oggi. A voi lettori l’approfondimento. Noi abbiamo potuto costatare che tutti i contendenti (quindi dovrebbe essere cosa fatta), propendono per la raccolta differenziata dei rifiuti. Ovviamente, tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare. Noi, come al solito, ci attireremo qualche antipatia in più rivolgendo loro qualche domanda. Partiamo con Sebo Leanza, chiedendogli: <<Nel suo programma Lei cita il buco finanziario lasciato dalla precedente amministrazione comunale. Per salvare Valguarnera dal dissesto finanziario ha dovuto aumentare l’addizionale Irpef. Come mai adesso nella sua squadra candida membri di quella Giunta? Non vorremmo che soffra della sindrome di Stoccolma>>. Passiamo a Giuseppe Interlicchia. <<Non trova che sia contradditoria l’idea della rimozione dei paletti da via Garibaldi con il progetto del Pedibus? Come farebbe la carovana di bambini a transitare per questa strada, dove in alcuni tratti il marciapiede non esiste? Amministrare significa rispettare tutti ma non accontentare tutti>>. Il neo sindaco potrebbe essere donna se a vincere le elezioni sarà Francesca Draià (Pd) o Laura Scibona (M5S). Il rispetto per il gentil sesso non ci esime da alcune osservazioni anche sui loro programmi. <<Francesca Draià. Nel capitolo “Cultura”, del suo programma elettorale, Lei parla di ripristino della possibilità dei cortei funebri. Perdoni i nostri limiti, ma pur rileggendolo più volte, non siamo riusciti a capire. Se si intende ripristinare una tradizione ci consenta un suggerimento: l’istituzione dei “chiangiulini”, per un tuffo nel passato dal sicuro richiamo turistico. Infine, Laura Scibona dei battaglieri Grillini. <<Signora, Scibona, abbiamo letto di tante belle idee (Registro tumori, prevenzione della salute, estensione del reddito minimo, ecc..), che comportano dei costi. Con quali soldi intende realizzarli se poi parla anche di contenimento delle tariffe e delle imposte comunali, in un momento in cui i finanziamenti statali e regionali hanno avuto un drastico ridimensionamento?>>. Ovviamente tutti i quattro i programmi contengono progetti meritori. Se fra 5 anni, il sindaco eletto realizzasse solo la metà di quanto promesso agli elettori, avremmo certamente un paese migliore. Da cittadini di questo paese ci auguriamo che possa essere così. Lo sarà certamente se la passione politica ed i buoni propositi che tanta gente sta manifestando in questo periodo, non si spegneranno il 3 giugno. Ci scusiamo con i candidati se siamo stati insolenti o non siamo riusciti a comprendere alcune loro idee. A tutti loro auguriamo un grosso “In bocca al lupo”.

Arcangelo Santamaria