Scuola e Università

Ancora attese per i precari della scuola

Assemblea Buona Scuola

Assemblea Buona Scuola2Gli insegnanti precari della scuola pubblica attenderanno ancora qualche giorno prima di decidere se presentare al Miur (Ministero dell’Istruzione) l’istanza online per l’immissione in ruolo in tutte le 100 province italiane. Tra lunedì e martedì si attendono altre novità e correzioni della legge 107, da parte del ministero della Pubblica Istruzione. Questo è quanto emerso dall’assemblea regionale che venerdì sera si è svolta presso la Sala Consiliare del comune di Valguarnera, organizzata dal consigliere comunale, Filippa D’Angelo. Nel piccolo centro dell’ennese, oltre ad insegnanti della provincia di Enna, sono arrivati colleghi delle province di Catania, Caltanissetta e Agrigento, per confrontarsi con i relatori del simposio su una legge “La Buona scuola”, che sta generando scompiglio in migliaia di famiglie. A relazionare su quanto avvenuto a Roma, lo scorso mercoledì in un incontro con il sottosegretario alla Pubblica Istruzione, Davide Faraone ed i tecnici del ministero capitolino, c’erano gli insegnanti palermitani, Salvo Altadonna e Leonardo Alegna. Al loro fianco, pronti a dispensare chiarimenti e rispondere alle decine e decine di domande poste dai precari, i sindacalisti e segretari provinciali, Lillo Fasciana (Cgil), Fabio Russo (Cisl) e Calogero Giarrizzo (Snals), con quest’ultimo che ha rappresentato anche la Uil di Michele Sollami, impossibilitato a partecipare all’assemblea. Il tempo stringe e le domande per le immissioni in ruolo dovranno essere presentate entro le ore 14 del 14 agosto. Per molti precari c’è il rischio che per godere del tanto sognato contratto a tempo indeterminato, bisognerà andare ad insegnare al Nord. <<Ma posso per farlo per 1.200 euro al mese? Come faccio a lasciare la mia famiglia con mio marito ed i miei figli non sapendo quando potrò tornare? Una mia amica che insegna in provincia di Milano paga 700 euro al mese di affitto per un monolocale>>. Queste le domande e le considerazioni che aleggiavano in aula e che stanno tormentando i giorni dei docenti del Sud che, dopo decine di anni di precariato, a causa della legge sulla “Buona Scuola”, rischiano di essere deportati al nord. Monta, quindi, il fronte del boicottaggio delle istanze online. Un fronte capeggiato da Salvo Altadonna e che sta mettendo in serie difficolta il dicastero romano. Altadonna, durante l’assemblea valguarnerese ha parlato della sua scelta personale, dicendo:<< Butto in aria 14 anni di insegnamento, ma per 1.200 euro al mese non smembro la mia famiglia. Io resto a Palermo e magari ritorno a fare l’elettricista come facevo da ragazzo>>. Per Salvo Altadonna e per quanti come lui decideranno di non presentare l’istanza online, la strada è quella di rimanere nelle Graduatorie ad esaurimento (Gae) della propria provincia e sperare di continuare a lavorare con contratti a tempo determinato. <<Le “Gae” non verranno soppresse, sino a quando non saranno esaurite>> – è stato più volto ribadito-, così come è stato affermato che <<il tetto di 36 mesi per la durata massima dei contratti a tempo determinato riguarda solo chi inizia nel settembre del 2015 e non chi ha già anni e anni di preruolo>>. Sul fronte opposto, Leonardo Alegna, che, non avendo alternative, è deciso ad inoltrare l’istanza online e partire per dove il “cervellone elettronico” del Miur, individuerà la provincia di assegnazione. <<E’ come il gioco della roulette al casinò e l’insegnante e la pallina che non sa dove finirà >>, ha affermato Fabio Russo della Cisl, che ha dispensato chiarimenti ai presenti, così come Lillo Fasciana (Cgil) che oltretutto ha attaccato il governo Renzi, dicendo: <<Ha fatto una legge che nemmeno Berlusconi si sarebbe sognato di fare>>. Calogero Giarrizzo (Snals), oltre a tuonare contro la riforma della scuola, ha annunciato che tutti i sindacati ennesi, lunedì incontreranno il responsabile dell’Usp (Ufficio scolastico provinciale) per sollecitarlo << e se il caso diffidarlo qualora non dovesse avvenire>> nel pubblicare il calendario delle assegnazioni degli incarichi annuali in tempi rapidi, prima delle inizio le fasi B e C di immissioni in ruolo, così come indicato dal Miur.

Arcangelo Santamaria