Cultura e Società

Tappa a Dittaino per il treno “Centoporte”. Oltre trecento passeggeri per visitare la stazione

Profeta - La Vaccara

Carrozza Centoporte - particolareHa fatto tappa nella stazione di Dittaino il “Treno Storico Letterario del Kaos” partito da Catania e diretto a Porto Empedocle. Si è trattato di un convoglio straordinario, composto per l’occasione con le antichissime carrozze “centoporte” per offrire ai passeggeri un’esperienza di viaggio unica incentrata tra storia, archeologia e letteratura.

L’evento, replicato per il secondo anno consecutivo, visto il successo della prima edizione, è stato organizzato da “Fondazione FS Italiane” e dall’associazione culturale “Ferrovie Kaos”, due organismi che si sono dati il compito di preservare e valorizzare il patrimonio storico delle ferrovie promuovendone l’utilizzo in chiave turistico museale. Da qui il treno storico letterario che ha percorso le strade ferrate della Sicilia interna, partendo dalla provincia catanese di Giovanni Verga, giungendo nell’agrigentino di Luigi Pirandello e Leonardo Sciascia per ultimare il viaggio di andata a Porto Empedocle, nella Vigata dei romanzi di Andrea Camilleri e del suo Montalbano.

Diverse le tappe intermedie, tra cui questa di Dittaino in cui il convoglio ha sostato per una trentina di minuti permettendo ai circa trecento passeggeri di scendere dalle carrozze e visitare la stazione dove alcuni funzionari in pensione delle Ferrovie dello Stato, Pippo Profeta, Pietro Palermo e Pippo La Vaccara, hanno fornito delucidazioni sulle origini dell’importante snodo ferroviario, realizzato nel 1870 per collegare con Catania gli allora fiorenti bacini minerari zolfiferi del centro dell’Isola. Proprio in funzione delle miniere di zolfo furono realizzate nei primi decenni del Novecento due diramazioni a scartamento ridotto, l’una verso Assoro Leonforte e l’altra verso Valguarnera Piazza Armerina, con stazioni anche nelle grandi miniere di Floristella e Grottacalda. Non durò molto. Con la dismissione dell’industria zolfifera anche le tratte ferroviarie subirono la stessa sorte. E adesso binari e locomotori vivono soltanto nella memoria degli anziani, nelle fotografie e nei rari filmati d’epoca ancora esistenti. Uno di questi – realizzato nel 1968 dall’ingegnere delle ferrovie Renato Cesa De Marchi – riguardante la tratta a scartamento ridotto Dittaino-Piazza Armerina, è stato proiettato nella sala d’attesa della stazione a beneficio dei passeggeri del treno storico che hanno potuto vedere “in azione” la sbuffante locomotiva e le littorine di quei tempi.

Salvatore Di Vita